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Norman Atlantic, vittime potrebbero essere state attaccate da squali

Vigili del fuoco tornano a bordo. Ammiraglio Angrisano: "Il soccorso più difficile della storia"

Sono iniziate oggi nell'istituto di medicina legale del Policlinico di Bari le autopsie delle nove vittime del naufragio della Norman Atlantic. L'incarico per gli accertamenti medico legali è stato affidato a Francesco Introna e Biagio Solarino. Nell'ufficio del pm Ettore Cardinali, titolare dell'indagine con il collega Federico Perrone Capano, anche i difensori di indagati e parti offese, che hanno nominato propri consulenti di parte.

I medici legali hanno iniziato con le autopsie sui corpi della 15enne residente in Germania Racha Charif e della donna turca 50enne Havise Savas. Nei prossimi giorni gli accertamenti medico legali continueranno sulle salme dei due autotrasportatori napoletani Michele Liccardo di 32 anni e Giovanni Rinaldi di 34 e dei tre greci Gerasimos Kazantzidis di 61 anni, Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos di 63 e 57 anni (fissate per domani). Mercoledì toccherà al sacerdote georgiano Omar Kartozia di 27 anni e alla tedesca 53enne Muller Afroditi. Per motivi di credo religioso, su richiesta dell'Ambasciata della Georgia, il sacerdote non sarà sottoposto al tradizionale esame autoptico e quindi si procederà con un esame esterno del corpo e con esami diagnostici.

Le vittime della Norman Atlantic potrebbero essere state attaccate da squali. Il sospetto degli inquirenti baresi, dovuto alla presenza di ferite, in particolare su uno dei corpi, è messo nero su bianco nell'atto di affidamento dell'incarico per le autopsie sulle nove salme. Agli accertamenti medico legali, infatti, parteciperà anche un biologo marino, il dottor Lucio Rositano.

Sarà affidato il prossimo 20 gennaio l'incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo del relitto della Norman Atlantic. L'avviso è stato notificato a indagati e parti offese contestualmente a quello sulle autopsie. Anche per le scatole nere la parti potranno nominare propri consulenti tecnici. Gli accertamenti consentiranno di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti nella notte del naufragio, attraverso soprattutto le registrazioni delle comunicazioni a bordo e con le capitanerie, le indicazioni sulla rotta e la precisa cronologia delle fasi successive all'incendio, dall'allarme all'evacuazione.

Il fatto che la Anek, noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, abbia due rappresentanti legali fa salire da sei a sette il numero degli indagati nell'inchiesta sul naufragio del traghetto il 28 dicembre scorso al largo delle coste albanesi. All'inizio si sapeva che un solo rappresentante legale era indagato ma non se ne conosceva l'identità. I due (Georgios Katsanevakis e Ioannis Vardinogiannis) rispondono di cooperazione colposa di naufragio, omicidio plurimo e lesioni assieme agli altri cinque indagati: il dipendente della 'Anek', il cosiddetto supercargo (addetto alle fasi di imbarco) Pavlos Fantakis, l'armatore Carlo Visentini, il comandante Argilio Giacomazzi e i due ufficiali di bordo Luigi Iovine e Francesco Romano.

SPECIALE: Inferno di fuoco a bordo

A bordo del traghetto sono tornati i vigili del fuoco di Brindisi che erano già riusciti ad accedere ai ponti 1 e 2, quelli in cui si trova il garage, per rilevare che il fuoco ha solo marginalmente interessato quelle aree da cui invece si pensava che fosse divampato l'incendio. Con le bombole d'ossigeno i pompieri torneranno nei livelli più bassi dove i mezzi sembrerebbero sostanzialmente integri. Il fumo è ancora intenso e si sta lavorando per liberare i locali dal monossido di carbonio per consentire così la ripresa delle attività di ispezione e di ricerca di eventuali corpi.

A Brindisi anche il comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, l'ammiraglio Felicio Angrisano: "Sono stato a Brindisi otto anni - ha detto Angrisano - e vi dico che questo è stato il soccorso più difficile che abbiamo affrontato nella nostra storia. I numeri danno contezza dell'impegno e della professionalità". "L'indagine della magistratura - ha aggiunto - quella amministrativa che ha disposto il ministro Lupi, quella dell'organismo investigativo del ministero dei Trasporti affidata a personale anche delle capitanerie di porto, daranno poi un giorno contezza di quello che è accaduto". "Sono orgoglioso del personale che ha operato quella notte - ha concluso - una notte difficile, dove il mare e il vento complicavano ancora di più le operazioni".

Autopsie, donne annegate dopo shock termico - Sarebbero morte per annegamento, dopo essere rimaste paralizzate a seguito dell'impatto con l'acqua fredda, due delle nove vittime del naufragio del traghetto Norman Atlantic. E' quanto avrebbe accertato l'autopsia compiuta oggi. Ulteriori esami chiariranno le cause esatte, i tempi e le modalità dei decessi, ma quello che sarebbe emerso già dai primi accertamenti è la concausa di freddo e acqua nei polmoni, una sorta di choc termico che avrebbe poi provocato la paralisi dei naufraghi caduti in mare e il successivo annegamento. Oltre ai consulenti nominati dalla Procura, Francesco Introna e Biagio Solarino, ha partecipato oggi alle autopsie anche il consulente nominato dall'armatore Visentini, il medico legale Vincenzo De Filippis.

 

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