Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Speciali
  3. Inferno di fuoco sul traghetto Norman Atlantic

Inferno di fuoco sul traghetto Norman Atlantic

Passeggero racconta: "Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, erano davanti a me"

Redazione ANSA ROMA

L'odissea del Norman Atlantic comincia con l'incendio sviluppatosi dai garage dell'imbarcazione in viaggio dalla Grecia all'Italia. L'incubo inizia alle 4.30 del mattino del 28 dicembre a una ventina di miglia dalle coste dell'Albania: il traghetto, di proprieta' della societa' armatrice Visemar di navigazione, era partito da Patrasso e, dopo una sosta ad Igoumenitsa, era atteso ad Ancona alle 17. La Norman Atlantic era stata noleggiata dalla compagnia greca Anek Lines per sostituire la nave Ellenic Spirit, in manutenzione: il contratto sarebbe scaduto a meta' gennaio.

Cosa abbia scatenato le fiamme saranno le inchieste a chiarirlo; forse un corto circuito, forse un problema ad uno dei 128 camion nel garage, alcuni carichi d'olio. Secondo alcuni camionisti il traghetto era sovraccarico e la "parte alta dei mezzi pesanti faceva attrito con il soffitto del garage, puo' essere che una scintilla sia partita da li'". E sara' sempre l'inchiesta a chiarire se vi siano state delle carenze alle porte tagliafuoco: un'ispezione effettuata 10 giorni prima dell'incidente dall'organizzazione internazionale 'Paris Mou' aveva evidenziato un "malfunzionamento" proprio delle strutture che devono impedire alle fiamme di propagarsi. Ma l'armatore della nave, Carlo Visentini, smentisce: "il problema c'era ma e' stato subito risolto. Il traghetto era pienamente funzionante".

Fatto sta che l'incendio si e' propagato molto velocemente raggiungendo i ponti superiori. Il traghetto e' diventato immediatamente ingovernabile e il comandante ha dichiarato l'abbandono nave. Nonostante questo da bordo sono riusciti a calare una sola scialuppa, con cui sono state messe in salvo una quarantina di persone. L'equipaggio sarebbe anche riuscito a contenere il fuoco al ponte 5, ma le altissime temperature e soprattutto il fumo denso rischiano di trasformare il traghetto in una bara d'acciaio per centinaia di persone. "Siamo sul ponte, stiamo morendo di freddo e soffochiamo per il fumo, l'incendio si sta estendendo sempre di piu', i pavimenti sono bollenti e non so se ce la faremo" ha raccontato Yorgos Stiliaras, uno dei passeggeri greci a bordo. "Le scarpe si stanno fondendo e non possono portarci via - ha aggiunto un altro - il tempo e' troppo brutto, c'e' molto fumo e abbiamo molte difficolta' a respirare, non si vede nulla".

Sul traghetto c'erano 478 persone, di cui 422 passeggeri e 56 membri dell'equipaggio. 44 italiani - tra cui il comandante Argilio Giacomazzi - 54 turchi, 22 albanesi, 18 tedeschi. E poi ancora francesi, svizzeri, russi, bulgari, siriani, afghani e soprattutto greci, che sono quasi la meta' di quelli che si trovano sul traghetto. Poco dopo le 22 del giorno dell'incidente i soccorritori avevano messo in salvo 190 persone mentre 287 si trovano ancora a bordo. A rendere ancora piu' difficili i soccorsi anche le condizioni meteo proibitive. Per tutta la mattina il mare forza 7-8 ha alzato onde di oltre cinque metri, rendendo impossibile qualsiasi manovra di avvicinamento alla nave in fiamme.

Dopo 40 ore in balia delle onde altissime, del gelo, del fumo e delle fiamme che hanno avvolto il traghetto Norman Atlantic in viaggio dalla Grecia all'Italia, di certo ci sono i naufraghi messi in salvo, che sono sono 427. Il numero dei morti sembra purtroppo destinato a salire. E rimane il giallo se la nave trasportasse altre persone che non risultano nella lista dei passeggeri. Che certamente dovevano esservi: già due clandestini afghani sono comparsi nel gruppo dei 49 naufraghi giunti al porto di Bari su un mercantile.

Sull'imbarcazione, alla deriva per molte ore, c'è stato più di un momento di panico ed i soccorritori hanno dovuto fare i conti con il parapiglia dei naufraghi che si accalcavano cercando di essere soccorsi per primi. I militari portavano prima i bambini, le donne e gli anziani al livello dove potevano salire sull'elicottero - hanno raccontato alcuni superstiti - ma c'erano almeno una cinquantina di uomini che li picchiavano e li buttavano fuori per prendere il loro posto.

E mentre tre procure, Bari, Brindisi e Lecce indagano su quanto avvenuto, la nave Norman Atlantic è stata posta sotto sequestro.

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Modifica consenso Cookie