Roger Moore dice no all'ipotesi di un nuovo James Bond gay o di una 007 donna. Alla vigilia dell'uscita in Europa del film 'Spectre', nuovo episodio della saga dell'agente di Sua Maesta' e probabilmente l'ultimo con Daniel Craig in veste di protagonista, i tabloid britannici continuano a esercitarsi nelle previsioni su chi sara' il futuro erede della parte che fu di Sean Connery o dello stesso Moore. Cosi' il Mail on Sunday intervista oggi sull'argomento proprio sir Roger, 88 anni compiuti, per conoscere il suo parere sull'ipotesi che a succedere a Craig sia un attore nero, per esempio Idris Elba come ventilato di recente da alcuni media. Moore non risponde direttamente, ma contesta che la scelta possa essere fatta in nome del moderno 'politically correct' a costo di snaturare o stravolgere i personaggi dei romanzi di Ian Fleming. "Ho sentito parlare di una possibile lady Bond o di un Bond gay. Ma non sarebbero Bond per la semplice ragione che non e' cio' che Ian Fleming ha scritto", taglia corto l'anziano attore. "Qui non si tratta di essere omofobi o tanto meno razzisti - precisa Moore - soltanto di rispettare il vero personaggio" tratteggiato nel ciclo di romanzi di Fleming. Quanto al giudizio sul Bond di Craig - dopo gli elogi sperticati su 'Spectre' anticipati dalle recensioni di quasi tutti i giornali britannici - Roger Moore e' piuttosto pungente: "Secondo me - glissa - il migliore 007 e' stato Timothy Dalton". Un attore shakespeariano, forse non a caso.