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20 marzo, 14:19 Spettacolo

Bruce Willis, il duro a morire fa 60

L'attore di Die hard non manca di fascino ed è da poco anche diventato padre per la quinta volta

© ANSA/ANSA
Willis vince la Golden Camera a Berlino nel 2005 © Ansa

''Ormai ci metto più tempo a rialzarmi dopo le botte sul set, ma forse è solo perché me ne danno più''. Bruce Willis è un duro, e come tutti i duri non riesce ad ammettere che il passare del tempo possa avere qualche ripercussione sulle sue prestazioni professionali. D'altra parte è difficile contestargli una qualche sopravvenuta vecchiezza. Nonostante sia arrivato al traguardo dei 60 anni (li compie il 19 marzo) l'attore di Die hard non manca di fascino e bellezza ed è da poco anche diventato padre per la quinta volta, della quinta figlia femmina. Il 5 maggio scorso è infatti nata nata Evelyn Penn, seconda bimba avuta dalla sua seconda moglie Emma Heming-Willis. La prima figlia della coppia, Mabel Ray, è nata nel 2012, mentre ha tre figlie - Tallulah, Scout e Rumer - avute dal matrimonio con Demi Moore. "Questa volta sono più presente, come padre, a questa età sento più la responsabilità. - dice l'attore che compie gli anni il giorno della festa del papà - Però avere un figlio ti ringiovanisce dentro. Con Mabel e Evelyn sono tornato a fare le cose più stupide possibili. Adoro farle ridere. Il mestiere di padre è un mestiere difficile e bellissimo, e vorrei poter dire un giorno di essere riuscito a preparare tutte le mie ragazze al mondo, di averle aiutate a diventare donne con buoni valori morali e buone intenzioni, gentili e carine con gli altri".

Sul figlio maschio che non è arrivato dice: "Il mio modo di essere padre non sarebbe cambiato". Altrettanto prolifica è la vita professionale dell'attore tedesco (Willis è nato in Germania da madre tedesca e padre americano). Dopo il debutto nel mondo del teatro e qualche parte minore a Hollywood, nel 1988 arriva il successo con Trappola di Cristallo, primo action-movie della serie "Duro a morire" il cui ultimo capitolo è arrivato nel 2013, a 25 anni esatti dal primo. In quel lasso di tempo Willis costruisce una carriera fatta di più di cento film, fra cui Il Sesto senso, Armageddon, Pulp Fiction, Attacco al potere, Il quinto elemento, L'esercito delle 12 scimmie, Sin City e la saga di RED, solo per citarne alcuni. Una carriera messa insieme grazie al talento, ma anche alla sua faccia da mascalzone, alle battute irriverenti e alle scazzottate. "In fondo mi piace farmi prendere a cazzotti. Credo che sia una cosa tipica di noi maschi, prenderne e non lamentarsi.

Sono quasi trent'anni anni che faccio a gara con i colleghi a chi si ammacca di più e si lamenta di meno. Il primo che fiata ha perso, è una femminuccia". E nonostante il suo modo di fare film possa essere considerato usurante, non è ancora tempo di pensione per Willis il sessantenne. Per il 2015, l'attore ha in programma cinque film e uno spettacolo teatrale. Al cinema arriverà con l'ultima commedia di Barry Levinson, Rock the Kasbah che uscirà a novembre, e poi con i thriller Wake e Extraction, mentre sono in pre-produzione il drammatico Captive e il prossimo film di Woody Allen ancora senza un titolo. Dall'autunno poi, porterà a Broadway il thriller di Stephen King, Misery, dove interpreterà il protagonista, lo scrittore Paul Sheldon. Il teatro d'altronde è stato il suo primo amore: "Mi piaceva tanto fare teatro, ho fatto molto teatro da giovane. New Jersey e poi New York, off-off Broadway. Poi ho fatto un paio di cose di successo e mi sono ritrovato a Hollywood, non ricordo nemmeno bene come".

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