Frodi informatiche più letali delle bombe: in grado di attaccare dati sanitari sensibili, influenzare le scelte politiche, mettere le aziende sotto ricatto, scoraggiare gli investimenti e paralizzare intere amministrazioni pubbliche e private. Tratterà questi temi la quarta Conferenza nazionale di Cybersecurity Itasec20, che dopo Venezia, Milano e Pisa si svolgerà ad Ancona dal 4 al 7 febbraio sotto l'egida di Università Politecnica delle Marche e Università di Camerino.
L'iniziativa, illustrata dal rettore Gian Luca Gregori e dagli esponenti del Dipartimento d'Ingegneria dell'Informazione di Univpm, vuole mettere a confronto esperti d'informatica, membri delle istituzioni (sono attesi i ministri all'Innovazione tecnologica e della Difesa) ed esponenti del mondo imprenditoriale sul tema della cyber sicurezza, con workshop e tutorial legati ad aspetti economici, politici e legali. Ci sarà anche la seconda edizione del Cyber Challenge: il primo programma di addestramento italiano di sicurezza informatica rivolto a studenti tra i 16 ai 23 anni, provenienti da una trentina di atenei italiani.
Oltre a formare i professionisti di cybersecurity di domani, servirà a selezionare la nuova squadra nazionale di Cyberdefender, che parteciperà all'European Cyber Security Challenge, vere e proprie Olimpiadi del settore. "Un test - ha detto Gregori - cui ci si può iscrivere entro il 17 gennaio 2020, che consente ai giovani, anche se non sono ammessi, di approfondire le proprie conoscenze informatiche e di appassionarsi ad una materia che fino ad oggi ha sempre garantito uno sbocco occupazionale". Ad inaugurare la Conferenza alla Mole Vanvitelliana di Ancona, promossa dal Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica (Cini), ci sarà Martin Abadi, di Google Research. Tra i partecipanti anche Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio nazionale di Cybersecuruty del Cini.