Google chiude il quarto trimestre con utile netto e ricavi sopra le attese. Ma scivola in Borsa, dove arriva a perdere oltre il 3,00% nelle quotazioni after-hours. A pesare è il margine di profitto che si assottiglia con la società che investe per ampliare le sue attività cloud e hardware. Negli ultimi tre mesi del 2018 Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha registrato costi per 31,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 24,66 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Le spese di capitale sono balzate dell'80% a 6,85 miliardi di dollari, rispetto ai 3,8 miliardi di dollari del 2017.
Il margine sull'utile operativo è calato al 21% dal 24% dell'anno precedente. I ricavi e l'utile netto hanno però superato le attese. Alphabet nel quarto trimestre ha registrato ricavi in aumento del 22% a 39,28%, sopra i 38,93 miliardi del 2017. L'utile netto è balzato a 8,95 miliardi, o 12,77 dollari per azione a fronte dei 10,87 dollari previsti dal mercato.
''Nel 2018 abbiamo avuto una forte crescita dei ricavi, del 23% su base annua a 136,8 miliardi di dollari, e del 22% per il quarto trimestre a 39,3 miliardi. Abbiamo grandi opportunità davanti a noi, continuiamo a concentrare i nostri investimenti nei talenti e nelle infrastrutture necessarie per offrire prodotti eccezionali ai nostri clienti, agli inserzionisti e ai partner intorno al mondo'' afferma il chief financial officer di Google, Ruth Porat. I conti di Google sono l'ultima indicazione in ordine temporale della forza finanziaria delle aziende hi-tech nonostante le pressioni a cui sono sottoposte. Alphabet, a differenza di molte rivali, è rimasta quasi del tutto fuori dalle polemiche sulla privacy anche se i suoi titoli hanno risentito dell'ondata di vendite che si è abbattuta sul settore tecnologico.