La Commissione Ue ha di nuovo messo nel mirino Google controllata dalla holding Alphabet. In particolare sotto la lente dell'Antitrust sono finiti lo shopping online di Mountain View che per Bruxelles viene "sistematicamente favorito" nelle ricerche online. E viene poi contestato anche l'abuso di posizione dominante per "aver artificialmente ristretto" la possibilità per i siti terzi di mostrare le pubblicità dei motori di ricerca concorrenti.
"Crediamo che le nostre innovazioni e i miglioramenti che abbiamo apportato ai prodotti abbiano incrementato le opportunità di scelta per i consumatori Europei e favorito la concorrenza. Esamineremo le nuove evidenze sollevate dalla Commissione e forniremo una risposta dettagliata nelle prossime settimane": questo il commento di un portavoce di Google.
La nuova accusa rivolta a Google sul servizio di shopping online rientra nel caso già aperto ad aprile 2015. Ora Mountain View e la sua controllata Alphabet avranno 8 settimane di tempo per rispondere a Bruxelles. Per la seconda accusa, relativa alla pubblicità dei concorrenti sui siti terzi relativa ad AdSense, avranno invece 10 settimane di tempo.
"Oggi abbiamo ulteriormente rafforzato il nostro caso che Google ha indebitamente favorito il suo stesso servizio comparativo di shopping nei suoi risultati di ricerca", ha detto la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, e "abbiamo anche sollevato preoccupazioni che Google abbia impedito la concorrenza limitando la capacità suoi concorrenti di piazzare pubblicità sui siti terzi". Ora Mountain View "ha l'opportunità di rispondere alle nostre preoccupazioni, e prenderò attentamente in considerazione i suoi argomenti prima di decidere come portare avanti entrambi i casi" ma, ha avvertito, "se le nostre indagini concluderanno che Google ha violato le regole Ue, la Commissione ha il dovere di agire per proteggere i consumatori europei".