Nel 2015 il 28% degli utenti italiani non ha mai utilizzato Internet, una percentuale quasi doppia rispetto al 16% dell'Europa. Sono i preoccupanti dati Eurostat citati da Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom, nella Relazione annuale al Parlamento.
I dati, sottolinea, mettono in evidenza "il ruolo di 'freno' alla diffusione nell'uso di Internet di fattori culturali e di abitudini di consumo". Più in generale, all'origine del ritardo dell'Italia nell'ecosistema digitale ci sono, secondo il presidente Agcom, "due fattori determinanti: un minor livello di specializzazione e cultura digitale da un lato e l'invecchiamento della popolazione dall'altro". "Sebbene si registrino segnali positivi di migliore familiarità con l'uso dei servizi online e interessanti cambiamenti nei modelli di consumo, l'Italia - rileva Cardani - presenta, in generale e nei diversi servizi, una minore propensione all'uso della Rete rispetto ai cittadini europei.
Ritardo che risulta più elevato nei servizi più evoluti e rivolti alla popolazione 'matura': lo shopping in cui solo il 39% degli italiani usa la Rete contro il 65% degli europei; il banking (43% contro il 57%); il Video on Demand (19% contro 41%); le News (57% contro 68%). L'utilizzo della Rete da parte delle nuove generazioni e l'ampia diffusione degli abbonamenti a servizi di connessione dati e accesso colmano in parte il ritardo nella propensione degli italiani all'uso di servizi di Social Network (58% degli italiani contro il 63% dell'Unione) e Musica, Video e Giochi, in cui l'Italia supera la media europea (52% contro 49%)".