Apple flirta con Time Warner, mostrando le sue ambizioni a Hollywood. E la sua voglia di 'contenuti' originali per ampliare l'offerta di servizi, nel tentativo di esplorare nuove aree di crescita in grado di sopperire al rallentamento dell'iPhone. Anche se il corteggiamento e' rimasto nelle fasi preliminari, Apple non sarebbe intenzionata a mollare nella ricerca di potenziali prede nel mondo dei media.
''E' a caccia di target che offrono contenuti da diversi mesi'' affermano alcune fonti con il Financial Times. A proporre una possibile offerta su Time Warner e' stato Eddy Cue, responsabile di iTunes Store, Apple Music e iCloud, nel corso di un incontro a porte chiuse nel quartier generale di Time Warner a New York con il responsabile della strategia corporate della societa' di intrattenimento, Olaf Olafsson. Cue ha lanciato l'idea di valutare possibile nozze: le trattative sono rimaste pero' nelle fasi preliminari senza mai raggiungere i vertici delle due societa'. Time Warner, gigante con una capitalizzazione di mercato di 60 miliardi di dollari, era gia' finita nelle mire di Rupert Murdoch, alle cui avanche aveva risposto con un secco no. La 'fame' di contenuti originali di Apple e' spinta dalla volonta' di competere con giganti quali Amazon e Netflix.
Cupertino sta muovendo i primi passi nel mondo del piccolo schermo e di recente ha commissionato una serie di video sull'economia delle app prodotti dalla star hip hop Dr Dre e disponibili su Apple Music. Si tratta di un'iniziativa importante ma limitata rispetto ai miliardi di dollari l'anno spesi da Amazon e Netflix per contenuti originali. Apple sta cercando di diversificare i propri interessi, provando strade alternative all'iPhone. Ne e' una prova l'investimento da un miliardo di dollari in Didi Chuxing, la rivale cinese di Uber, in cui Alibaba ha una quota. Proprio il colosso dell'ecommerce è alle prese con nuove grane negli Stati Uniti, dove la Sec ha avviato un'indagine sulle sue pratiche contabili.
Già in passato Alibaba e' finita sotto la lente delle autorità americane per i presunti prodotti falsi venduti sul suo sito. La nuova indagine punta invece a far luce sui libri contabili di Alibaba che, secondo analisti, userebbe pratiche non in linea con gli standard contabili Gaap, e non consoliderebbe i risultati di alcune delle sue divisioni.
