PayPal vola in Borsa nel primo giorno da 'separata' da eBay. All'esordio sul Nasdaq i titoli della piattaforma per i pagamenti guadagnano fino 9,7%. E la corsa - secondo gli analisti - continuerà: con una capitalizzazione di mercato di 46,6 miliardi di dollari, circa 1,4 volte quella di eBay, PayPal sbarca a Wall Street con in tasca liquidità per 6,6 miliardi di dollari e senza debito.
Fondi che - afferma l'amministratore delegato, Dan Schulman - potrebbe essere usati per crescere all'estero, mantenendo l'indipendenza della società. La separazione non fa invece bene a eBay, che senza PayPal ha una capitalizzazione di 34 miliardi di dollari e perde in Borsa, in avvio di seduta, il 4,7% per poi recuperare.
eBay incassa anche una serie di downgrade: tutte e tre le maggiori agenzie di rating tagliano la loro valutazione sulla scia dello spin off della piattaforma di pagamenti. EBay è ritenuta dagli analisti più debole e con più limitate capacità di crescita dei ricavi senza PayPal. I numeri della piattaforma di pagamenti non lasciano infatti adito a dubbi sulla sua forza: PayPal conta su 169 milioni di clienti e 1,1 miliardi di transazioni eseguite nel secondo trimestre, in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Con il balzo dei titoli nella prima giornata di scambi con il ticker PYPL, quello usato prima dell'acquisizione di eBay, Paypal vede già aumentare la propria capitalizzazione a 50 miliardi di dollari. La corsa - secondo gli analisti - aumenterà con il possibile shopping all'estero o negli Stati Uniti della società. Pur puntando a restare indipendente, PayPal non nasconde la propria voglia di crescere e rafforzarsi. L'amministratore delegato Schulman l'ha ribadito in varie occasioni.
L'obiettivo è quello di conquistare una fetta ancora maggiore del mercato delle transazioni, che lo scorso anno ha raggiunto i 25.000 miliardi di dollari, di cui il 10% effettuate online. Ma mentre e' a caccia di prede, PayPal e' al tempo stesso target di possibili acquisizioni da parte di colossi quali Apple e Google, intenzionati a rafforzare le loro attivita' nei pagamenti