(ANSA-AFP) - ROMA, 3 MAR - Apple ha accettato di pagare fino
a 500 milioni di dollari per risolvere una class action Usa che
vedeva l'azienda accusata di aver volontariamente rallentato le
performance dei vecchi iPhone, in modo da spingere gli utenti a
comprare i nuovi modelli. La proposta di accordo dovrà essere
accettata da un giudice federale in California, in un'audizione
in programma agli inizi di aprile.
L'accordo prevede che Apple paghi almeno 310 milioni di
dollari, ma non più di 500 milioni, per risarcire i proprietari
statunitensi di iPhone 7 o modelli precedenti, che riceveranno
25 dollari ciascuno.
Il contenzioso risale all'inizio del 2018 e si concentra su
un cambiamento furtivo al sistema operativo dell'iPhone,
introdotto per evitare "spegnimenti involontari" dello
smartphone. Apple aveva ammesso che il software, iOS, era stato
modificato per rallentare le prestazioni degli iPhone più
vecchi, la cui durata della batteria si stava deteriorando, per
evitare che i telefoni si spegnessero spontaneamente. Le
proteste avevano spinto Apple ad aggiornare il software e ad
offrire sconti consistenti per la sostituzione della batteria.
Il mese scorso il garante francese dei consumatori ha reso
noto che, per lo stesso caso, Apple ha acconsentito a pagare 25
milioni di euro.(ANSA-AFP).