Le Autorità per la privacy, raggruppate nella rete internazionale del Global Privacy Enforcement Network, hanno chiesto alle piattaforme che propongono app su smartphone e tablet di obbligare gli sviluppatori ad informare gli utenti, prima che questi scarichino le app, sugli eventuali dati personali che verranno raccolti e sul loro uso.
Le Autorità del network - nato per rafforzare la cooperazione tra le Autorità della privacy di tutto il mondo e di cui il Garante italiano fa parte - hanno sollevato la questione in una lettera aperta inviata a Apple, Google, Samsung, Microsoft, Nokia, BlackBerry e Amazon, sollecitandoli ad assicurare precise garanzie a protezione dei dati degli utenti che usano le applicazioni mobili.
"Mettere a disposizione degli utenti una informativa prima del download è fondamentale per la tutela dei diritti, perché consente alle persone di decidere liberamente e consapevolmente, prima dell'installazione, se permettere l'uso dei propri dati o meno.
Senza questa informazione, gli utenti sono esposti ad una raccolta massiccia a loro insaputa", sottolinea Antonello Soro, Presidente dell'Autorità per la protezione dei dati personali. La raccomandazione del network segue l'"indagine a tappeto" promossa dal GPEN in primavera, i cui risultati hanno destato molta preoccupazione tra i Garanti per la privacy: molte delle app più scaricate dagli utenti chiedono infatti l'accesso ad una gran quantità di dati senza spiegare adeguatamente per quali scopi queste informazioni sarebbero usate.