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Facebook:con nuove regole Ue meno ricerca di abusi su minori

Social chiede cambiamenti per poter usare i dati dei messaggi

Le nuove regole europee previste dalla direttiva sulla privacy e le comunicazioni elettroniche hanno imposto a Facebook di disattivare, nei Paesi Ue, alcuni strumenti volti a individuare abusi su minori. Lo ha puntualizzato Facebook in una nota.

La cosiddetta direttiva ePrivacy, la cui applicazione è stata estesa lunedì scorso ad altri servizi di comunicazione, limita il modo in cui le aziende possono usare i dati relativi a messaggi e chiamate degli utenti. In base alla nuova norma, Facebook non potrà più analizzare i messaggi per scovare materiale relativo ad abusi su minori su Facebook, Messenger e WhatsApp.

"La direttiva vieta ai servizi di messaggistica e chiamata di utilizzare i dati per prevenire, rilevare e intervenire su materiale pedopornografico. La Commissione europea e gli esperti di sicurezza dei bambini hanno affermato che la direttiva non fornisce una base giuridica per questi strumenti", ha evidenziato Facebook nella nota.

"Stiamo sostenendo cambiamenti che ci consentano di riprendere i nostri sforzi per identificare questo tipo di materiale. Ciò include - spiega il social network - l'analisi dei metadati dei messaggi per identificare i modelli di abuso: un approccio che riteniamo possa aiutare a mantenere la nostra comunità al sicuro rispettando la privacy dei contenuti dei messaggi delle persone".
   

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