Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Internet&Social
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Internet & Social
  4. Yanny o Laurel, cosa si sente in quest'audio? Il nuovo rompicapo della rete

Yanny o Laurel, cosa si sente in quest'audio? Il nuovo rompicapo della rete

Una clip, a seconda dell’ascoltatore, sembra dire due parole diverse

Yanny o Laurel? E' il nuovo tormentone sui social. Stavolta a dividere la rete ci pensa un rompicapo in versione audio che ricorda, per certi versi, la diatriba di tre anni fa sul colore di un vestito ritratto in una foto. A suscitare confronti e curiosità sui social è la clip di una voce artificiale che, a seconda dell’ascoltatore, sembra dire due parole nettamente diverse.

LA CLIP


Secondo gli esperti però, tutto dipende dalle frequenze che sentiamo e, soprattutto, da cosa ci aspettiamo di sentire. 

Sul National Geographic il professore Brad Story, del Laboratorio di acustica e fisiologia dell'università dell'Arizona, fornisce la sua spiegazione: "Sono abbastanza sicuro che la registrazione originale fosse laurel. La ragione per la quale può essere confuso è un gruppo di frequenze prodotte dalla forma della bocca e della gola", spiega.

Ma per Nina Kraus, del laboratorio della Northwestern University, "il modo in cui sentiamo i suoni è influenzato da come si impara a ascoltarli". Due diversi audio messi in evidenza da Kraus, puntano a dimostrare la sua teoria: solo dopo aver ascoltato il secondo, si riesce ad intuire che nel primo - il quale appare inizialmente come un semplice rumore - è contenuta la stessa frase.

Probabilmente la spiegazione più esauriente è quella di Douglas Beck, senior editor della rivista scientifica di audiologia Hearing Review: "È la differenza tra sentire e ascoltare. Sentire è una semplice percezione del suono, si può fare anche durante il sonno. Ascoltare riguarda l’attribuzione di significato al suono".

"La maggior parte delle persone pensa che l'udito si manifesti nell'orecchio, ma l'udito e l'ascolto avvengono effettivamente nel cervello. Ascoltare è semplicemente percepire il suono - aggiunge Beck - . Cioè, puoi sentire mentre sei addormentato, e quindi in questo caso, l'udito è passivo. L'ascolto attribuisce significato al suono. Una serie di fattori, come il lavoro della memoria, le aspettative, le abilità linguistiche, le capacità cognitive, l'udito, abilità musicali e formazione, attenzione e altro, influenzano i molti modi in cui le persone ascoltano la stessa clip audio ".

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie