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Google, 2 mld di dispositivi Android attivi nel mondo

Il ceo Pichai, su YouTube 1 mld utenti e 1 mld di ore guardate

ROMA - Android, il sistema operativo 'mobile' di Google, taglia il traguardo dei 2 miliardi di dispositivi attivi nel mondo. Lo ha annunciato Sundar Pichai, amministratore delegato di Big G, inaugurando Google I/O, la conferenza annuale rivolta agli sviluppatori.

Dal palco dell'anfiteatro Shoreline di Mountain View, California, davanti a 7 mila persone, Pichai ha snocciolato altri numeri di diverse piattaforme targate Google.

Gli utenti di YouTube sono un miliardo, con un miliardo di ore guardate sulla piattaforma e ogni giorno con Google Mappe vengono percorsi un miliardo di chilometri. Gli utenti attivi mensilmente su Google Drive sono 800 milioni e mezzo miliardo sono gli utilizzatori di Google Foto, dove ogni giorno vengono caricate 1,2 miliardi di foto.

La prima novità annunciata è Google Lens, un’applicazione in grado di riconoscere qualsiasi oggetto e acquisire informazioni semplicemente inquadrandolo con la fotocamera dello smartphone. La tecnologia si basa su Google Assistant.  

Big G sfida poi in casa Apple sul terreno degli assistenti virtuali. Google Assistant sbarca sugli iPhone, dove competerà con l'assistente Siri, e parlerà nuove lingue, tra cui l'italiano. Google Assistant è già disponibile su 100 milioni di dispositivi. E le capacità linguistiche dell'assistente virtuale di Google si affinano sempre di più: quasi il 70% delle richieste ad Assistant è fatta in linguaggio naturale, non con parole chiave come quelle usate per fare ricerche sul motore di ricerca web.

Novità anche per Google Home, l'assistente da salotto svelato l'anno scorso. In estate debutterà in altri Paesi: Canada, Australia, Francia, Germania e Giappone. Si arricchirà nei prossimi mesi della funzionalità per le telefonate "senza mani", grazie ai comandi vocali e al riconoscimento della voce di chi lo interroga. Ogni chiamata in Usa o Canada fatta tramite Google Home sarà gratuita. Il cilindro-maggiordomo diventa inoltre "proattivo", darà notifiche agli utenti (la stessa funzione che oggi Amazon ha annunciato sul suo cilindro Echo equipaggiato con l'assistente Alexa). Google Home sarà sempre più una "centralina" per l'intrattenimento domestico: farà da altoparlante alla musica in streaming di Spotify, SoundCloud, Deezer. E grazie al supporto bluetooth potrà trasmettere la musica da ogni dispositivo connesso, anche dagli iPhone. 

Google potenzia anche Foto, la piattaforma "cloud" dove salvare tutti gli scatti fatti con lo smartphone. Tre le novità principali annunciate: i suggerimenti di condivisione delle immagini, le librerie condivise e i fotolibri cartacei. Grazie al riconoscimento facciale, Google Foto riconoscerà chi è presente in uno scatto e suggerirà all'utente di inviargli le foto.

Una funzione simile è quella di Moments su Facebook, che però in alcuni Paesi ha dovuto affrontare diversi problemi legati alla privacy. In Europa ad esempio il riconoscimento facciale non è ammesso. C'è di più, Google consentirà di condividere intere librerie di foto con persone o gruppi specifici. E poi si lancia nel business dei fotolibri, ovvero nella possibilità di creare dentro foto degli album da stampare e da ricevere in formato cartaceo a casa. Stessa funzione ha Foto di Apple e diversi altri programmi online su cui però vanno caricare le foto. I fotolibri di Google sfrutteranno anche l'intelligenza artificiale che in pratica li comporrà in anteprima al posto dell'utente. Anche su Google Foto sbarca la tecnologia di Lens, che aiuterà a riconoscere oggetti, luoghi e scritte nelle immagini.

Con Android O, la nuova versione del sistema operativo "mobile" di Google, smartphone e tablet puntano a diventare più fluidi, veloci e sicuri. Tra le novità svelate in anteprima alla conferenza per gli sviluppatori al via oggi a Mountain View c'è la funzione "wise", che controllerà quanta batteria stanno usando le varie app, limitandola. Arriva anche Google Play Protect, che passerà al setaccio ogni app alla ricerca di virus e software dannosi. Ogni giorno Google verifica oltre 50 miliardi di applicaizoni. La versione beta di Android O, di test, è disponibile da oggi, mentre il sistema operativo arriverà per gli utenti entro fine anno. Solo allora Google svelerà il nome della nuova versione di Android. Secondo i "rumore" dovrebbe chiamarsi Oreo, per restare nella tradizione di nomi presi dal mondo di dolci e dessert.

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