Dopo Mark Zuckerberg, anche il ceo di Google, Sundar Pichai, vittima di hacker. È stato violato il suo profilo su Quora - un social dove gli utenti pubblicano domande e risposte su qualunque argomento - collegato però anche al suo profilo Twitter dove sono comparsi (e subito rimossi) dei cinguettii che annunciavano la violazione. La "mano" è la stessa responsabile della violazione dei profili social del numero uno di Facebook: si tratta del gruppo hacker "OurMine".
OurMine ha spiegato al sito The Next Web che stava solo conducendo un test di sicurezza e ha precisato di non aver modificato la password di Pichai. Il gruppo ha inoltre aggiunto di essere riuscito a violare l'account del ceo di Google sfruttando una vulnerabilità della piattaforma Quora segnalata alla compagnia in precedenza ma senza ottenere risposta. Nel caso di Zuckerberg, invece, OurMine aveva utilizzato la presunta password "dadada" ottenuta dalla fuga di dati subita dal social LinkedIn.
OurMine ha preso di mira nelle scorse settimane anche Daniel Ek, numero uno di Spotify. Sul suo sito offre a privati e aziende servizi a pagamento di scansione di siti web e account social alla ricerca di eventuali vulnerabilità.
