(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Chi l'avrebbe detto: ad essere
allarmati da un eccesso di posting, di foto, di condivisioni di
immagini e storie private sui social media sono i ragazzi.
Almeno in America, i figli tirano le orecchie ai genitori e -
secondo un nuovo studio Usa - vorrebbero dire la loro per
limitare l'uso di Facebook e Instagram dei proprio genitori.
Specialmente quando i genitori postano appunto le foto dei
figli, e non esitano a mettere online, storie su storie della
loro vita quotidiana, dalle pagelle alle partitelle di calcio ai
Natali in famiglia. Questi ragazzi - rivela un nuovo studio
condotto su un campione di famiglie con bambini tra i 10 ed i 17
anni in 40 Stati dell'Unione - sono frustrati, dispiaciuti e
preoccupati "in misura doppia rispetto agli adulti" da un
eccesso di informazioni condivise sui social media.
Secondo Sarita Schoenebeck, professore all'universita' della
Michigan's School che ha guidato il sondaggio, "i figli vogliono
poter controllare le loro immagini", si sentono spesso
'imbarazzati' dalle foto condivise dai genitori o addirittura
dai loro lamenti online sui loro comportamenti: "Come genitori -
ha osservato la ricercatrice - dovremmo iniziare a capire che
questi ragazzi sono la prima generazione a crescere accompagnata
da una sorta di 'impronta digitale' che li segue dalla nascita.
E riflettere sull'eta' in cui iniziare a chiedere loro il
permesso prima di postare qualcosa".