Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Internet&Social
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Internet & Social
  4. Foto star ose', avvocato minaccia Google

Foto star ose', avvocato minaccia Google

Marty Singer chiede danni per 100 milioni di dollari

Una decina di star di Hollywood, come Jennifer Lawrence, Rihanna, Kate Upton e Kirsten Dunst, le cui foto private nude sono state piratate e diffuse su Internet, hanno minacciato di fare causa a Google, accusando di non aver fatto abbastanza per fermare questa fuga di immagini. In una lettera pubblicata su Hollywood Reporter, Marty Singer, uno dei più noti avvocati, ha reso noto che a nome di queste celebrità chiederà danni e interessi per 100 milioni di dollari. "Google - si legge nella lettera - guadagna milioni di dollari facendo profitto anche sulla vittimizzazione delle donne''.

Questa lettera nasce anche al seguito della diffusione su Internet il mese scorso di foto nude, private e rubate di celebrità come Jennifer Lawrence e Kim Kardashian. L'FBI aveva comunque già aperto un'inchiesta all'inizio del mese scorso dopo una prima fuga di immagini rubate di Jennifer Lawrence, Rihanna, Kate Upton e Kirsten Dunst.

"Abbiamo rimosso decine di migliaia di foto e abbiamo chiuso centinaia di account. Internet viene usato in moltissimi modi positivi: rubare le foto private della gente certo non è uno di questi", risponde un portavoce di Google.

Qualche giorno fa ad una conferenza on California il presidente di Google Eric Schmidt aveva risposto a distanza a Tim Cook, Ceo di Apple, sulla sicurezza. "Peccato che non sia informato correttamente sulle nostre politiche relative alla sicurezza. Siamo sempre stati leader nel settore della sicurezza e della crittografia. I nostri sistemi sono molto più sicuri di quelli di chiunque altro, Apple inclusa".

Dopo il furto delle foto, qualche settimana fa da Apple è arrivata una stretta sulla sicurezza di iCloud (ha lanciato un doppio sistema di verifica per il servizio) e Cupertino ha anche aperto una sezione del suo sito dedicata alla privacy. L'iniziativa era accompagnata da una lettera aperta di Tim Cook in cui appariva anche una frecciatina a Google: in un passaggio Apple spiegava che le informazioni degli utenti non venivano "monetizzate". 

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie