"L'assenza di regole non è una garanzia di libertà e per questo devono essere formulate delle norme, anche per difendere i soggetti più vulnerabili". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, aprendo il convegno 'Verso una costituzione per internet?'. La presidente della Camera ha anche parlato di internet "come bisogno primario, come possibilità di conoscenza", e ha sostenuto che "può dare nuovo impulso alla democrazia, si possono coinvolgere i cittadini attraverso questo mezzo".
Una commissione di studio sulla rete, sui diritti e i doveri dei cittadini nell'età digitale, che elabori i contenuti di un "Internet Bill of Rights" a livello italiano ed europeo. E' questa la proposta lanciata dalla Boldrini, a conclusione del convegno. Del gruppo di lavoro la Presidente chiamerà nei prossimi giorni a far parte i presidenti delle Commissioni competenti, i deputati attivi sui temi dell'innovazione tecnologica, studiosi, operatori del settore, associazioni. Le proposte dovranno essere messe a punto in un percorso di partecipazione e coinvolgimento dell'opinione pubblica, anche sul modello di quanto è stato fatto in Brasile per arrivare all'approvazione, due mesi fa, del "Marco Civil" per Internet, la legge-quadro che fissa i principi in materia di diritto d'accesso, tutela della privacy, neutralità della rete, libertà di espressione.
Le conclusioni del lavoro della commissione, oltre ad essere messe a disposizione degli organi parlamentari, verranno offerte al governo e presentate - nell'ambito del semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea - alla conferenza interparlamentare sui diritti fondamentali che si terrà in autunno alla Camera, e che vedrà la partecipazione dei Parlamenti di tutti e 28 gli Stati membri dell'Ue