Snapchat, il servizio per inviare messaggi, foto e video che si 'autocancellano' - sul quale Facebook aveva messo gli occhi - ha raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission, l'antitrust americano, che l'accusava di tradire le aspettative degli utenti con la promessa che le foto inviate scomparissero per sempre dopo un certo periodo di tempo. In base all'accordo ottenuto, le pratiche sulla privacy di Snapchat saranno monitorate per i prossimi 20 anni.
Contrariamente a quanto 'sponsorizzato', secondo la Ftc le foto mandate tramite il servizio potevano essere salvate dai destinatari con diversi metodi. Ad esempio con applicazioni come ''SnapHack'', creata l'autunno scorso da un hacker britannico, per salvare i contenuti di Snapchat e caricarli sui social network. Inoltre in base alle accuse dell'autorità Usa, Snapchat raccoglieva informazioni personali senza il consenso degli utenti o comunque senza una corretta informazione e non ha preso misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati. Cosa che ha permesso ad hacker di comporre un database con 4,6 milioni di credenziali collegate a numeri di telefono personali.
Così, per i prossimi 20 anni, la piattaforma sarà 'sorvegliata speciale' sul fronte privacy. Snapchat sul suo blog spiega che mentre era focalizzata ''nel costruire, alcune cose non hanno ricevuto l'attenzione'' dovuta. ''Una di queste - aggiunge - era essere più precisi'' sulla comunicazione con gli utilizzatori. Ogni giorno via Snapchat - che ha fatto alzare l'allarme fra i giovanissimi per il 'sexting', l'invio di contenuti osé - vengono inviati oltre 700 milioni di messaggi.
