Tra le aziende tecnologiche attive nell'introdurre l'intelligenza artificiale nei loro servizi c'è anche Snap. Lo sviluppatore di Snapchat, un'app ancora molto popolare tra i più giovani, ha confermato l'arrivo di My AI, un chatbot, un programma interattivo, basato su ChatGpt che potrà essere utilizzato da tutti gli abbonati a Snapchat Plus. Con circa quettro dollari al mese gli utenti potranno chattare con un contatto che risponderà in maniera naturale pur trattandosi di un'entità fatta solo di bit.
"L'idea è che oltre a parlare ogni giorno con i nostri amici e familiari, parleremo ogni giorno con l'Intelligenza Artificiale - racconta il Ceo di Snap, Evan Spiegel - e questo è qualcosa che siamo ben posizionati per fare come servizio di messaggistica". My AI è una versione ottimizzata per smartphone di ChatGpt, 'allenata' dai dipendenti di Snap su ciò che può e non può scrivere, ad esempio risposte con imprecazioni, violenza, contenuti sessualmente espliciti o opinioni su argomenti politici. Inoltre, My AI non può dar seguito a richieste di compilazione di saggi accademici su tematiche di vario tipo, come da nuove linee guida di OpenAI, sviluppatore del chatbot, dopo che il software era stato vietato da molte scuole e università proprio perché utilizzato per la scrittura di elaborati. Trattandosi di un lancio in forma sperimentale, Snap ci tiene a precisare che tutte le conversazioni intrattenute con My AI potranno essere archiviate e soggette a revisione, per migliorare l'esperienza d'uso. "Si prega di non condividere nessun segreto con My AI e di non fare affidamento su di lei per un consiglio", chiosa Spiegel.