Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Hi-tech
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Hi-tech
  4. Pronta la prima batteria 'bio'

Pronta la prima batteria 'bio'

Accumula energia con la vitamina B2

Pronta la prima batteria bio, che immagazzina l'energia in unità basate sulla vitamina B2. Il prototipo è in grado di alimentare un apparecchio acustico, ma già si lavora a versioni più potenti, sottili, flessibili e trasparenti, che potrebbero essere utilizzate nell'elettronica del futuro. Descritta sulla rivista Advanced Functional Materials, la batteria è stata realizzata dal gruppo di chimici dell'università canadese di Toronto, guidato da Dwight Seferos.

La batteria bio è simile a quelle tradizionali agli ioni di litio ad alta energia, disponibili in commercio, ma con una differenza importante: per immagazzinare l'energia elettrica utilizza una molecola della vitamina B2, la flavina, che viene rilasciata quando la batteria è collegata a un dispositivo.

E' la prima volta che si usano molecole organiche per costruire gli elettrodi delle batterie, anziché metalli costosi e dannosi per l'ambiente, come il cobalto. In precedenza sono state utilizzate molecole organiche nelle batterie, ma per produrre altri componenti. Per l'unità di immagazzinamento c'era bisogno di una molecola organica complessa, cioè a catena lunga, e i ricercatori hanno utilizzato la vitamina B2 prodotta da funghi geneticamente modificati: ''quando si trova qualcosa di già pronto in natura - ha detto Seferos - si ottengono risultati più rapidamente''.

La batteria ottenuta è di lunga durata e ad alta tensione: una caratteristica importante in vista delle applicazioni del futuro, come quelle relative all'Internet delle cose, ossia alla possibilità di collegare fra loro, facendole dialogare, le macchine più diverse, come gli elettrodomestici o i dispositivi portatili alimentati a batterie.

''La vitamina B2 può accettare fino a due elettroni nello stesso momento'', ha spiegato Seferos. Questa caratteristica rende la vitamina B2 più adatta alle unità di immagazzinamento rispetto ad altre molecole organiche. Non è stato un risultato facile da ottenere, tanto che l'elettrodo organico è stato realizzato dopo molti tentativi. Il prossimo passo sarà ottenere versioni che possono essere ricaricate molte volte e adatte a dispositivi più grandi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Video ANSA



Modifica consenso Cookie