I produttori automobilistici Bmw e Daimler si sarebbero tirati fuori dai colloqui con Apple per la "iCar", l'auto elettrica a guida parzialmente autonoma della Mela morsicata che dovrebbe arrivare sulle strade nel 2020 ma di cui la compagnia di Cupertino non ha mai confermato l'esistenza.
Secondo indiscrezioni rilanciate dal sito di Handelsblatt il motivo della rottura riguarderebbe la gestione dei dati personali degli utenti. Tra i partner automobilistici più "papabili" per la iCar, secondo il giornale tedesco, ora ci sarebbe l'austriaco-canadese Magna, produttore di parti per automobili.
I colloqui con Bmw e Daimler si sarebbero arenati su questioni chiave riguardanti la guida del progetto, dal nome in codice "Titan", e soprattutto la proprietà dei dati degli utenti. Apple vorrebbe una vettura in simbiosi con il suo sistema "cloud", quello per conservare dati e informazioni sul web, tramite iCloud, mentre i produttori tedeschi considerano la protezione dei dati un elemento chiave della loro strategia.
I colloqui con Bmw sarebbero interrotti dallo scorso anno, precisa il giornale tedesco, mentre la rottura con Daimler sarebbe più recente. Apple starebbe cercando partner tecnologici e specialisti tedeschi per il suo progetto Titan in un ufficio a Berlino. Nei giorni scorsi il tedesco Frankfurter Allgemeine riportava di un "laboratorio segreto" creato da Apple a Berlino proprio con un ristretto gruppo di ingegneri.
Seppur con qualche ostacolo il progetto Titan sembra comunque andare avanti. Di recente Apple ha assunto un ex vicepresidente di Tesla, Chris Porritt, con un passato anche in Aston Martin, a quattro mesi di distanza dall'addio alla iCar dell'ingegnere responsabile Steve Zadesk.