Realizzare stoffe 'elettroniche' per i futuri computer indossabili in grado di 'vedere', 'sentire' e percepire l'ambiente, comunicare e produrre energia, controllare la salute: e' l'obiettivo del progetto promosso dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e finanziato in cinque anni con 317 milioni di dollari, fra fondi pubblici e privati.
A progettare e fabbricare le stoffe hi-tech sara' il consorzio misto pubblico-privato Affoa (Advanced Functional Fibers of America), guidato dal Mit, che comprende 32 universita', 16 industrie, 72 fabbriche e 26 incubatori di startup.
"Per migliaia di anni, gli esseri umani hanno usato tessuti per riscaldarsi,coprirsi e per un fattore estetico. L'abbigliamento rappresenta una delle piu' antiche forme di espressione umana", ha detto il direttore del laboratorio di Elettronica del Mit, Yoel Fink, alla guida del consorzio. "Ora per la prima volta - ha aggiunto - l'abbigliamento e' pronto a subire una profonda trasformazione "siamo all'alba della rivoluzione del tessuto".
A fare la differenza, rispetto al passato, secondo Fink e' la ricerca: la tecnologia rende possibile integrare materiali diversi, intrecciando dispositivi elettronici nelle fibre della stoffa. Tuttavia, ha aggiunto, nonostante molte aziende tessili e molte universita' abbiano realizzato singole tessere di questo puzzle, nessuno e' riuscito ancora ad ottenere una stoffa elettronica per realizzare veri e propri computer indossabili.
Se utilizzate come bende per una ferita, per esempio, tessuti di questo tipo potrebbero inviare informazioni per controllare lo stato di guarigione. "Non c'e' azienda o universita' al mondo in grado di realizzarli - ha sottolineato Fink - e invece di creare un unico centro, abbiamo deciso di raccogliere e organizzare aziende e universita' in modo da realizzare una rete, cosi' che ognuno sappia affrontare le sfide per fabbricare questi tessuti in base alle competenze".