Tre successi su tre per New Shepard, il razzo ad atterraggio verticale sviluppato dalla Blue Origin, l'azienda del fondatore di Amazon Jeff Bezos. Il razzo usato già due volte con successo, è stato lanciato il 2 aprile portando una capsula vuota, ma ideata per il trasporto di persone, in orbita suborbitale (poco più di 100 chilometri di altezza) che è atterrata grazie a dei paracadute. Il prossimo obiettivo dell'azienda sarài proseguire i test per portare i primi turisti nello spazio nel 2018.
Il razzo, lo stesso utilizzato già nel novembre 2015 e nel gennaio 2016 ma con un nuovo software per la gestione del radar di bordo, è partito dalla base di lancio in Texas e ha raggiunto la quota di 103 chilometri, rilasciando il suo carico. La capsula, ideata per il futuro trasporto di turisti spaziali, aveva a bordo esperimenti ideati dal Southwestern Reasearch Institute e dall'università della Florida centrale.
Dopo il breve volo, la capsula è rientrata prima del razzo, posandosi dolcemente nel deserto del Texas a pochi chilometri dalla base di lancio, grazie a dei paracadute che l'hanno rallentata alla velocità di 2 chilometri orari. Nel frattempo il razzo ha iniziato la manovra di rientro, 'cadendo' in verticale e riaccendendo i motori ad appena 1.100 metri da terra. Rallentando ad appena 8 chilometri orari, New Shepard ha potuto dispiegare le 4 'zampe' e poggiarsi a terra.
Il nuovo successo della Blue Origin rende sempre più vicina la nascita del turismo spaziale, ossia l'apertura di rotte spaziali per i privati, che secondo Bezos potrebbe prendere il via nel 2018. A differenza di quelli della concorrente diretta, l'azienda SpaceX fondata da Elon Musk, i razzi della Blue Origin non sono in grado di raggiungere l'orbita, ossia la quota a circa 400 chilometri dalla Terra dove si trova la Stazione Spaziale Internazionale (Iss).