Il test del Dna eseguito su una goccia di sangue per la diagnosi precoce dei tumori: lo propone un'azienda californiana che ha alle spalle finanziamenti da 100 milioni di dollari e sponsor del calibro di Bill Gates e il fondatore di Amazon Jeff Bezos. L'annuncio ha subito acceso il dibattito, rimbalzato anche sul sito della rivista Nature.
La società, chiamata Grail e legata alla Illumina di San Diego, ha spiegato che il suo obiettivo è mettere a punto una tecnologia capace di identificare i tumori nei primissimi stadi dello sviluppo sulla base dell'analisi del Dna, eseguita su una goccia di sangue. E' quella che gli esperti hanno definito una 'biopsia liquida', molto simile alle analisi che permettono già da qualche tempo di studiare il Dna di un feto semplicemente con un prelievo del sangue della mamma. Un mercato, quello di questa nuova tipologia di test prenatali non invasivi, in grande crescita e che al momento ha un giro d'affari di oltre 500 milioni di dollari.
Ma ancora più ricco potrebbe essere il mercato della diagnosi dei tumori basata sul Dna,e sono già molte le aziende interessate. Nessuna di queste però ha alle spalle personaggi pubblici come Gates a Bezos e per questo, spiega Nature, la notizia della nascita di Grail ha fatto grande scalpore e attirato molti nuovi investitori.