Guai finanziari per GT Advanced. L'azienda partner di Apple specializzata in display in zaffiro, quelli che secondo molte indiscrezioni avrebbero dovuto proteggere i nuovi e gettonati iPhone 6, ha reso noto di aver chiesto il 'Chapter 11', cioè l'equivalente Usa della nostra amministrazione controllata. La decisione, ha sottolineato il Ceo dell'azienda Tom Gutierrez, ''non significa che stiamo chiudendo, al contrario ci dà l'opportunità di continuare a portare avanti il nostro business plan''.
Nel novembre scorso Apple aveva siglato un accordo che prevedeva il pagamento anticipato di 578 milioni di dollari alla società, necessari a costruire forni per la produzione di zaffiro sintetico nello stabilimento dell'Arizona. Nei nove mesi successivi il valore delle azioni di Gt Advanced era più che raddoppiato. Dal 9 settembre, data di presentazione dei nuovi iPhone, lo stock aveva registrato una flessione del 36%, mentre ieri sera le azioni hanno chiuso in calo del 93%.
Secondo alcuni analisti Usa la decisione di ricorrere al Chapter 11, che consentirà all'azienda di ristrutturarsi operando sotto il controllo di un giudice e beneficiando del congelamento dei debiti, sarebbe legata proprio alla scelta di Apple di non usare il cristallo zaffiro per gli schermi dell'iPhone 6. La scelta di Cupertino, secondo i rumors circolati nelle scorse settimane, sarebbe stata motivata con la scarsa resa qualitativa dei display prodotti. Lo zaffiro di GT Advanced, tuttavia, dovrebbe essere impiegato sui modelli più costosi dell'Apple Watch, l'orologio intelligente della Mela atteso sugli scaffali agli inizi del 2015.