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Insulti, rabbia e dito medio: le follie di Fognini

A Wimbledon show negativo,'maledetti inglesi,cascasse una bomba"

Rischia di costare una multa salata a Fabio Fognini l'imprecazione "anti-Wimbledon" pronunciata nel corso del match perso contro lo statunitense Tennys Sandgren. Sotto di due set l'italiano - frustrato anche dal fatto di giocare in uno dei campi più disturbati, il n.14 - ha sbottato: "Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo". Per il momento l'organizzazione dei Championships non ha assunto nessuna posizione ufficiale, evitando ogni commento.

"Se qualcuno si è offeso chiedo scusa, ma non ho altro da aggiungere". Così Fabio Fognini ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle imprecazioni anti-Wimbledon nel corso del match perso con Tennys Sandgren. Sotto di due set l'italiano ha sbottato: "Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo". Fognini ha voluto spiegare la sua frustrazione: "In campo un agonista molte volte sbaglia, si è frustrati, ed io lo ero perché non stavo giocando come volevo. Se si è offeso qualcuno chiedo scusa, ma è tutto qui".

L'etichetta di 'bad boy' l'ha sempre respinta e rifiutata, ma Fabio Fognini c'è cascato ancora. Dopo le sceneggiate ai giudici di linea, le sfuriate all'indirizzo di arbitri e avversari, ecco la nuova, ultima follia del tennista ligure colto da un audio a Wimbledon mentre offende il pubblico di casa nel corso del match, poi perso, contro Tennys Sandgren. Sotto di due set e frustrato anche dal fatto di giocare in uno dei campi più disturbati, il n.10 del mondo ha sbottato: "Maledetti inglesi, dovrebbe cadere una bomba su questo circolo", la frase poco british di cui poi l'azzurro si è scusato. Resta il fatto che non è la prima volta che l'azzurro perde le staffe, complice un atteggiamento nervoso che lo porta sempre a battibeccare con qualcuno, soprattutto quando le cose non girano. Famosa resta anche una litigata, sempre a Wimbledon nel 2013, con l'arbitro Pascal Maria che gli costò anche una multa salatissima. La più scontata definizione possibile per questo tennista classe '87 è "genio e sregolatezza". Anche mentre scalava la classifica mondiale del tennis, la cattiva abitudine di comportarsi da 'cattivo' Fognini non l'ha persa, anche se nel frattempo ha dimostrato di avere i colpi per giocarsela con tutti, e nella sua vita privata Flavia Pennetta l'ha messo in riga. Così, se da una parte ha cominciato a mietere vittorie e entrare nell'Olimpo mondiale, dall'altra non riesce a scrollarsi di dosso l'etichetta della follia che qualche volta lo accompagna. Come è accaduto anche oggi e che fa il paio con lo '"zingaro di m.." urlato a Filip Krajinovic ad Amburgo qualche anno fa, agli insulti al papà Fulvio a Montecarlo nel 2014, al dito medio mostrato al pubblico di Shanghai dopo il match perso contro uno sconosciuto cinese. Ad Amburgo nel 2015 a fare le spese del nervosismo del ligure fu anche Rafa Nadal: in quell'occasione Fabio non se la prese direttamente con lo spagnolo ma con lo zio Toni e il suo coaching non autorizzato. A Parigi-Bercy Fognini perse contro Lucas Pouille e nel corso del match discute animatamente con il giudice di sedia brasiliano che alla fine gli negherà la stretta di mano. Una delle poche volte nella storia del tennis.
   

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