Il superG di Coppa del mondo di Garmisch è stato vinto dall'elvetica Corinne Suter - 25 anni e secondo successo in carriera - in 1'19"46. Seconda l'austriaca Nicole Schmidhofer in 1'19"89 e terza l'altra elvetica Wendy Holdener in 1'20"16. Miglior azzurra - con curve molto centrifughe su un tracciato difficilissimo e veloce, con gran freddo e fondo durissimo - è stata Federica Brignone, quinta in 1'20"36 dopo un paio di errori di troppo. Federica ha dovuto quindi cedere alla Suter il pettorale rosso di leader della classifica di disciplina: 300 punti contro 261.
Per l'Italia, poi, ci sono Marta Bassino, 10/a in 1'20"95, Elena Curtoni, 13/a in 1'21"14, e Francesca Marsaglia, 16/a in 1'21"50. Non ha invece gareggiato per un'influenza la gardenese Nicol Delago. La gara ha subìto alcune interruzioni per le cadute di Sofia Goggia e della tedesca Viktoria Rebensburg. Amaro il responso per l'azzurra, che ha riportato la frattura scomposta del radio sinistro e verrà operata direttamente a Garmisch nel pomeriggio. Il recupero è fissato in almeno sei settimane e questo significa che per l'atleta bergamasca la stagione è finita.
La prossima tappa per le ragazze della Coppa del mondo sarà in Slovenia: non a Maribor, dove manca la neve, ma a Kranjska Gora, con un gigante sabato e uno slalom speciale domenica.
Sabato altro magico podio per la Brignone
"La mia è una stagione semplicemente incredibile", ha detto la Brignone dopo la sua nuova, magica impresa: Federica è stata infatti eccellente 2/a in 1'42"55 nella discesa di Coppa del mondo di
Garmisch. Per lei, con conferma di una polivalenza in fortissima crescita , è il 37/o podio in carriera, il nono stagionale, oltre al consolidamento del secondo posto nella classifica generale di Coppa alle spalle dell'americana Mikaela Shiffrin, assente a Garmisch dopo la morte del padre Jeff.
Sulle nevi di casa ha vinto con una grandissima gara la Rebensburg in 1'41"94. Terza la ceca Ester Ledecka in 1'42"77. Per l'Italia, sulla sempre difficile pista Kandahar, c'è stato anche l'ottimo 4/o posto della Goggia in 1'42"89. Fra le azzurre si sono poi messe in mostra Francesca Marsaglia, 9/a in 1'43"71, Marta Bassino, 13/a in 1'44"05, ed Elena Curtoni, 20/a in 1'44"62.
Le gare di Coppa del mondo maschile
Sul fronte maschile a Chamonix lo slalom gigante parallelo è stato vinto dallo svizzero Loic Meillard - 23 anni e primo successo - davanti al connazionale Thomas Thumler ed al tedesco Alexander Schmid. Meillard ha così vinto la Coppa di questa nuova disciplina assegnata con sole due gare, quella di Chamonix e quella di Alta Badia, dove l'elvetico era finito nono.
Miglior azzurro è stato Simon Maurberger, ottavo, ma contuso ad una gamba dopo una brutta caduta. Dei tre azzurri che si erano qualificati - con i migliori tempi facendo sognare un giorno di gloria - tra i 32 ammessi alla gara, Giovanni Borsotti è stato invece eliminato già ai sedicesimi. Luca De Aliprandini e Maurberger hanno invece passato il turno ad eliminazione diretta su due manche alternando pista rossa e pista blu. Ma agli ottavi, con una sola manche sempre ad eliminazione diretta, ha passato il turno il solo Maurberger. Ma ai quarti l'altoatesino è scivolato nelle reti, rimediando un trauma distorsivo al ginocchio destro, e non ha più gareggiato conquistando l'8/o posto, con De Aliprandini 11/o e Borsotti 14/o.
La Coppa del mondo uomini va ora in Austria, a Saalbach, dove giovedì e venerdì si recuperano la discesa e il superG cancellati in Cina per il coronavirus.
Ieri, sempre a Chamonix, si era gareggiato nello slalom speciale, il 500/o da quando esiste la Coppa del mondo: su una neve morbida e scivolosa, è stato un vero festival di cadute e inforcate. Ha vinto il francese Clement Noel, 22 anni e 6/o successo in carriera. Secondo il norvegese Timon Haugan in 1'41"68 e terzo l'austriaco Adrian Pertl in 1'41"78, altri due atleti della giovane guardia.
Uscite e inforcate hanno colpito, come detto, una lunga sfilza di campioni - un quarto dei partenti - a partire dallo svizzero Daniel Yule che era in testa dopo la prima manche. Nella prima, invece, era finito fuori il norvegese leader di Coppa Henrik Kristoffersen e nella seconda è volato via pure il francese Alexis Pinturault, che avrebbe potuto superarlo. Pedaggio elevato, poi, ha pagato l'Italia: fuori nella prima manche Giuliano Razzoli, Simon Maurberger ed Alex Vinatzer e, soprattutto, fuori nella seconda il trentino Stefano Gross, che era stato eccellente terzo nella discesa iniziale tra le porte
strette.
Miglior azzurro è risultato così Federico Liberatore, 11/o in 1'42"78. Il trentino ha sfruttato al meglio la pista più bella, visto che nella seconda manche è partito per primo (dopo essere stato 30/o nella prima). In classifica anche gli altri azzurri Riccardo Tonetti, 19/o in 1'44"83, e Tommaso Sala, 20/o in 1'46"05.
