A soli 20 anni di età non si vincono per caso un oro olimpico, due titoli iridati e 17 gare in Coppa del mondo: vuole dire invece che si tratta di campioni veri, di quelli capaci anche di uscire da un brutto infortunio per tornare subito al successo, il 18/o di una carriera già strepitosa. È il caso della bionda, e apparentemente minuta, statunitense Mikaela Shiffrin. Poco piu' di due mesi fa si era infortunata in Svezia: strappo del legamento di un ginocchio, e pareva decretata la fine anticipata della stagione. Poi l'annuncio che forse sarebbe rientrata a marzo per Finali di St. Moritz. Successivamente, visto che la guarigione e' stata rapidissima ed ogni dolore sparito durante i primi gli allenamenti, c'e' stato il rientro gia' in questo slalom di Crans Montana, che era il recupero di quello non disputato a Maribor. E subito Mikaela e' tornata a vincere, superando agevolmente anche una difficilissima seconda manche che aveva costretto all'errore tutte le sue principali rivali. ''Sono contenta di come ho affrontato la seconda manche. Non è stato magari uno sci bellissimo da vedere, ma ho fatto il mio lavoro'', ha detto felice l'americana. Shiffrin ha vinto con il tempo di 1.29.20 davanti alla francese Nastasia Noens in 1.29.65 ed alla canadese Marie-Michel Gagnon in 1.29.70. Per l'Italia solo due atlete in classifica, confermando quello che succede da anni: lo slalom speciale e' la disciplina in cui le azzurre sono più deboli. La migliore è stata Federica Brignone 16/a in 1.31.30: va sottolineato che lei è una gigantista e che e' partita con il 31 come numero di pettorale. Ciò significa che sta avanzando decisamente verso il gruppo delle più' brave. Poi in classifica c'e' Irene Curtoni, 22/a in 1.31.97, mentre Manuela Molegg era uscita gia' nella prima manche e Chiara Costazza non si era classificata. Ora la Coppa del mondo di sci donne si trasferisce in Italia, a La Thuile. Sabato 20 è in programma una discesa e domenica 21 il Supergigante.