Leonardo torna nella sua seconda casa, il Milan. E lo fa alla sua maniera: parlando in maniera schietta, anche delle situazioni più spinose, nel giorno della sua presentazione come nuovo direttore generale dell'area tecnico-sportiva del club rossonero. Saluta tutti, non manca qualche sorriso tra una domanda e l'altra, ha il tempo anche di scherzare, nel primo giorno di quella che il brasiliano definisce "la mia più grande sfida, quella di realizzare qualcosa di grande nella mia seconda casa". Ma quando c'è da dire le cose come stanno non si tira indietro, a partire dal mercato, frenato dai paletti del financial fair play.
"Siamo legati al ffp sul mercato - le parole di Leonardo -. Bisognerà anche rispettare i paletti. Non sarà possibile fare un grande colpo, né fare un mercato folle". Anche perché, gli ha fatto eco il neo presidente Scaroni, "il Milan sarà un osservato speciale dall'Uefa. Ci aspettiamo una soluzione entro agosto, un voluntary agreement sarà però difficile". Un mercato che potrebbe quindi passare dalle cessioni. E il primo nome sulla lista è quello di Leonardo Bonucci. "L'incontro con la Juventus nasce dalla sua volontà, da una sua idea - le parole di Leonardo -. Bisogna vedere se sarà possibile o no". Ipotesi, però, che non trova riscontri nelle parole di Beppe Marotta: "Al momento siamo al completo in difesa", le parole del dg bianconero. "Ma la Juventus non è l'unica società che ho incontrato - ha proseguito Leonardo -, anche se non è arrivata ancora nessuna offerta per nessuno. Le trattative che erano iniziate, come per Kalinic, potranno riprendere".
Leonardo, che ha detto di aspettarsi un nuovo ds ("potrebbe dare una mano") e ha aperto la porta a Paolo Maldini ("fosse vicino sarebbe molto bello), ha già messo l'Europa che conta nel mirino: "Dobbiamo fare il meglio per tornare nel gruppo d'élite che porta in Champions". La strategia di Elliott resta comunque a lungo termine, anche per il presidente Scaroni: "Vogliamo riportare il Milan ai livelli che merita - ha detto -. Non ci sono obiettivi a breve termine ma c'è fretta di vincere". Una strategia che, per la prossima stagione, riparte da Rino Gattuso. "È stato il primo ad essere confermato, quindi il suo ruolo che non è mai stato messo in discussione - ha confermato Leonardo -. Nessuno di noi ha mai parlato di Conte, nessuno ha mai pensato al cambio di Gattuso. Ripartiamo da lui". Segnali positivi, quindi, per il futuro di Gattuso, ma indicazioni positive per il tecnico sono arrivate anche dalla prima amichevole negli Usa. Nonostante la sconfitta ai rigori contro il Manchester United, prestazione positiva secondo il tecnico: "Mi aspettavo di meno, sono molto contento della prestazione - le parole di Gattuso nel post gara -. Mi è piaciuta la mentalità dei nostri giovani, senza paura, provando a giocare sempre, sono soddisfatto", ha concluso l'allenatore.