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Improcedibilità' sul Chievo, salva serie A

Per Tribunale Figc doveva essere sentito Campedelli

Niente punizione della giustizia sportiva per il Chievo. La squadra del presidente Campedelli esce (per ora) indenne dall'inchiesta sulla presunte plusvalenze, e quindi potrà disputerà il prossimo campionato di A, come aveva detto la classifica 2017/2018. Il Tribunale Federale Nazionale ha dichiarato l'improcedibilità del giudizio a carico del club di Luca Campedelli per il caso delle plusvalenze fittizie effettuate col Cesena. Nei giorni scorsi il procuratore federale aveva deferito alla sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale lo stesso Campedelli e Giorgio Lugaresi, rispettivamente presidenti del Consiglio di amministrazione di Chievo e Cesena, per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale, e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali. Condotte, secondo il procuratore, finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre, così da ottenere la licenza nazionale e l'iscrizione al campionato in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.

La Procura aveva chiesto 15 punti in meno, e quindi la retrocessione in B, a carico della società, e tre anni di inibizione per Campedelli. Ma oggi, dopo giornate frenetiche e di grande attesa, il verdetto favorevole. Secondo i giudici di primo grado, infatti, Campedelli doveva essere ascoltato dagli inquirenti prima del processo, quando ne fece richiesta, ma non è mai stato convocato dalla Procura. Il club veronese resta per ora in Serie A, ma già domani riceverà una nuova comunicazione di conclusione indagini da parte della Procura. A quest'ultima infatti il Tfn ha restituito gli atti per istruire nuovamente il procedimento, stavolta senza essere viziato. Ecco perché gli inquirenti prima di formulare l'atto di deferimento attenderanno sia di ricevere le memorie difensive sia di ascoltare il presidente Luca Campedelli

. L'audizione dovrebbe tenersi la prossima settimana, subito dopo scatteranno i deferimenti (per il Chievo, per il presidente e per i quattro amministratori del club coinvolti). A quel punto toccherà al Tribunale fissare la data del nuovo processo di primo grado, verosimilmente tra il 6 e il 10 agosto per poter arrivare a sentenza prima dell'avvio del campionato. La società gialloblù aveva più volte ribadito la liceità delle azioni messe in essere. Non solo, dopo la richiesta della Procura, la reazione era stata veemente. In una nota ufficiale il Chievo comunicava "che procederà in ogni sede competente per il riconoscimento degli ingenti danni derivanti da questa grossolana ed errata valutazione da parte della Procura Federale che ha ingiustamente screditato la reputazione della Società". Sulla reputazione sarà il tempo a dire se sia rimasta o meno offuscata. Intanto la seria A è salva.
   

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