Tutti aspettavano la più classica delle finali fra la vincitrice della Champions e i detentori della Coppa Libertadores. Invece, clamorosamente, a Yokohama, ecco l'epilogo che non t'aspetti: a giocarsi il Mondiale per club, e a sfidare il Real Madrid, non sarà l'Atletico nacional di Medellin ma i padroni di casa del Kashima Antlers, squadra nata a Osaka subito dopo la seconda guerra mondiale, ma anche storicamente la più 'brasiliana' della Japan League. Innanzitutto, perché fra i suoi allenatori ha avuto il mitico Zico, mentre adesso annovera nelle proprie fila un paio di giocatori verdeoro, Fabrìcio e Bueno. Il Kashima, un po' come un Real in sedicesimo, è la squadra dei record: nel 2000, fu la prima a centrare il 'triplete' del Sol Levante, aggiudicandosi in un colpo solo J-League, Coppa J-League e Coppa dell'Imperatore. E' stata ammessa alla fase finale del Mondiale per club come campione del Paese ospitante: adesso è diventata la prima giapponese - una svolta storica - a giocarsi per la finale, dopo avere eliminato i colombiani. "Hanno meritato di essere dove si trovano", le parole di Zinedine Zidane che, alla vigilia, ha parlato anche degli avversari. 'Zizou' non sottovaluta comunque una squadra che, formazioni alla mano, per battere i suoi 'galacticos', dovrebbe mettere in campo in 22 giocatori. E non è detto che ci riuscirebbe ugualmente. "Questa competizione è più importante per noi - le parole di Zidane -. Siamo venuti in Giappone per vincere il trofeo. Dobbiamo giocare al calcio, fare quello che sappiamo. La partita sarà complicata. Il Kashima è un avversario difficile, ma noi siamo pronti. Contro l'America abbiamo un po' patito il viaggio e il fuso orario, ma adesso ci siamo ambientati".