(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Finisce il derby lombardi tra nerazzurri, primo anticipo della prima giornata di ritorno.
Mancini dopo il ko col Sassuolo voleva una rapida reazione ma è stata l'Atalanta a fare di più per vincere e Handanovic è stato tra i migliori in campo. Risultato deciso nel primo tempo dai due autogol di Murillo e Toloi, che porta i milanesi a quota 40, ad un punto dal Napoli capolista, mentre l'Atalanta, reduce da quattro sconfitte di fila, muone la classifica e sale a 25 punti.
Atalanta-Inter 1-1 (1-1). Atalanta (3-5-2): Sportiello 6; Toloi 6, Masiello 6.5, Cherubin 6.5; Conti 6.5 (27' st Bellini 6), Cigarini 7, De Roon 6, Kurtic 5.5 (36' st Migliaccio sv), Dramè 7; Gomez 7 (39' st Diamanti sv), Monachello 6. (1 Radunovic, 30 Bassi, 7 D'Alessandro, 8 Migliaccio, 19 Denis, 20 Estigarribia, 23 Diamanti, 28 Brivio, 44 Kresic, 77 Raimondi). All. Reja 7. Inter (4-3-1-2): Handanovic 8, D'Ambrosio 6, Miranda 6, Murillo 5.5, Telles 6 (25' st Biabiany sv); Guarin 5.5 (12' st Perisic 6), Medel 6, Brozovic 6; Lijaic 6.5; Jovetic 5.5 (38' st Palacio sv), Icardi 5.5. (30 Carrizo, 5 Jesus, 7 Kondogbia, 14 Montoya, 21 Santon, 23 Ranocchia, 27 Gnoukouri, 55 Nagatomo, 97 Manaj). All. Mancini 6. Arbitro: Rizzoli 6.5. Reti: nel pt al 18' Murillo (aut.), al 25' Toloi (aut.) Recupero: 2' e 4' Angoli: 8-6 per l'Inter Ammoniti: Toloi, Jovetic, Gomez, Monachello, Murillo, Biabiany, Cigarini per gioco falloso, Guarin e Brozovic per comportamento non regolamentare. Spettatori: 19274 per un incasso di 202.963 euro ** I GOL: - 18' pt: tiro cross di Dramè, Murillo si allunga in modo maldestro e devia alle spalle di Handanovic. - 25' pt: cross teso di Icardi da destra, Toloi anticipa tutti ma mette nella sua porta.
"La parata di Handanovic? Impossibile, non capivo come poteva aver fatto. Forse meritavamo di più, anche se l'Inter nel finale poteva anche punirci. Ma mi interessava la prestazione e quella c'è stata, ora dobbiamo continuare così". Il tecnico dell'Atalanta, Edy Reja, è soddisfatto del pareggio contro la 2/a in classifica: "Con le qualità che ha l'Inter sarebbe stato un problema concedere degli spazi nella zona centrale del campo - spiega a Mediaset Premium a fine gara -: l'abbiamo preparata così in settimana e ci siamo applicati bene. L'esclusione di Denis segnale di un probabile addio? Fa parte del nostro organico, il resto è un'invenzione giornalistica: è importante per l'Atalanta e penso possa ancora dare parecchio. Poi se lui dovesse trovare una situazione alternativa ne prenderemo atto, ma per quanto mi riguarda lui resta con noi: oggi è rimasto fuori per scelta tecnica. Mi danno dell'antico? Facevo il 3-5-2 col Napoli, anni dopo l'ha fatto Conte: lui era moderno, io antico. Sono mode, ma io non mi preoccupo: dipende anche dal tipo di giocatori che hai a disposizione. Diamanti? Avanti giochiamo a tre, quindi dovrebbe prendere il posto di Moralez, ma non ha ancora il ritmo gara, valuteremo quando sarà pronto. Obiettivo? Rimane la salvezza. Il mercato? Sta rovinando i piani perché i giocatori sono condizionati: non vedo l'ora che finisca. Stendardo? Chiariremo internamente".
Roberto Mancini bacchetta i suoi dopo il pari di Bergamo. "Nelle ultime partite abbiamo commesso un po' troppi errori, dobbiamo ritrovare la concentrazione che ci ha permesso di essere la miglior difesa. E dobbiamo riprendere a fare gol. Jovetic? È un bravo giocatore, speriamo che si sblocchi presto. Da lui mi aspetto 15 reti". La mediana interista non ha brillato, ma il tecnico non è del tutto d'accordo. "Medel finora è stato uno dei migliori, non era facile controllare la palla per il vento e il campo gibboso. Guarin ha fatto una partita sottotono, poi era stato ammonito e l'ho tolto temendo il rosso. Ma in settimana l'avevo visto bene. Non so se andrà via, se mai troveremo un sostituto. Sperando di migliorare la tecnica". Mancini chiude con qualche rammarico. "Nel secondo tempo abbiamo concesso qualcosa perché avevamo una formazione super offensiva, siamo stati sempre nella metà campo dell'Atalanta e loro si sono resi pericolosi in contropiede, Handanovic è stato bravo. Le occasioni le abbiamo avute, ma tecnicamente siamo stati imprecisi. Dopo la sosta un po di difficoltà ci possono stare, speriamo passi in fretta. E comunque calma, la stagione è lunga. Basta qualche vittoria di fila per tornare in testa". Edy Reja si gode l'Atalanta ritrovata, dopo quattro ko è arrivata una prestazione convincente. "Non so cosa era successo, ero preoccupato, ma oggi siamo tornati la squadra di un mese fa. L'Inter ha qualità importanti e si è visto, ma noi non abbiamo pensato solo a difenderci e abbiamo trovato Handanovic che ha fatto due miracoli, parate incredibili sul tiro di Cigarini e la girata di Monachello. Meritavamo di più, anche se nel finale Palacio mi ha fatto venire il batticuore. Mi sono detto: vedrai che ci fregano come all'andata, invece è andata bene". Il tecnico glissa sull'esclusione a sorpresa di Denis. "Non ho mai fatto distinzioni tra giocatori. Tutti devono essere pronti. Denis ha fatto due partite di fila, sapeva che avrei dato spazio anche a Monachello. Diamanti? Deve trovare la condizione". Infine, il caso Stendardo, non convocato. Secondo alcune voci, sarebbe stato lui a chiamarsi fuori ma prima del match ha negato e ha detto di essere stato escluso per scelta tecnica. Un giallo che Reja non chiarisce. "Mi spiace che siano uscite queste voci, sono situazioni che chiariamo dentro lo spogliatoio. Non cado in provocazioni, andiamo avanti per la nostra strada. Io e la società sappiamo bene quello che facciamo...". Per il difensore a questo punto la cessione sembra più che probabile.