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Juventus: medico Lichtsteiner rassicura, sta benissimo

Lui ringrazia tutti su FB:darò massimo per tornare al più presto

"In trenta giorni si ha la guarigione, poi andranno rifatti gli esami e, in caso di esito positivo, verrà ridata l'idoneità agonistica". Il professor Fiorenzo Gaita, Direttore della Cattedra di cardiologia dell'Università delle Molinette che ha operato Stephan Lichtsteiner, rassicura sulle sue condizioni in un'intervista a Juventus.com. "L'intervento è durato meno di un'ora e il giocatore sta benissimo". Il centrocampista, intanto, usa Facebook per ringraziare tutti, dai medici ai tifosi, che gli sono stati vicini e promettere che darà "il massimo per ritornare presto in piena forma". Il professor Gaita spiega che Lichtsteiner presentava una aritmia cardiaca benigna (flutter atriale) che gli aveva causato difficoltà respiratorie durante la gara contro il Frosinone del 23 settembre. Per risolvere il problema, Lichtsteiner è stato sottoposto ad un intervento di ablazione. "Si introduce un catetere dalla vena della gamba fino all'interno del cuore - spiega - si registra il circuito del flutter e si eroga quindi una piccola bruciatura dalla punta del catetere, come se fosse un piccolo elettro-bisturi. È un intervento ormai molto diffuso ed è la terapia di prima scelta per pazienti sportivi". Il giocatore elvetico ha voluto far arrivare un messaggio a chi gli è stato vicino in questi giorni, ecco il testo: "Ciao carissimi, l'intervento è andato bene. Un grazie di cuore a tutti voi tifosi e amanti del calcio per i vostri messaggi e pensieri. Un grazie ai compagni di squadra, a tutto lo staff medico del reparto cardiologia del Ospedale Cardinal Massaia di Asti ed in particolare al professor Gaita. Un grazie anche allo staff medico della Juventus e a tutti voi per il vostro incredibile supporto e affetto. Darò il massimo per ritornare presto in piena forma! Un abbraccio, Steph"

Cardiologo,ecco cos'è ablazione - "Se il nostro giocatore aveva avuto in precedenza una prognosi di sindrome di Wolff-Parkinson-White con l'intervento di ablazione delle vie accessorie puo' tornare in campo anche in 30 giorni perche' l'intervento ha un alto indice di successo e migliora la ripresa a lungo termine, anche nei pazienti asintomatici che potrebbero avere una elettrofisiologia di base". Cosi' il cardiologo Francesco Fedele commenta la notizia del calciatore della Juventus Stephan Lichtsteiner, sottoposto a un intervento di ablazione in seguito a difficoltà respiratorie. La ripresa fisica dopo interventi di questo tipo dipende molto dalla diagnosi che e' stata fatta prima perche' "se l'aritmia e' data da fibrillazione atriale, bisogna vedere in che forma si manifesta. Se parliamo di fibrillazione isolata non ci sono grandi problemi ma invece se si stratta di fibrillazione sostenuta da patologia allora ci sono delle miocardiopatie e la situazione si complica". Nel caso di Stephan Lichtsteiner, l'ipotesi piu' probabile e' che si tratti di sindrome Wolff-Parkinson-White, una sindrome che puo' colpire persone di tutte le età, compresi i neonati. Nella maggior parte dei casi, gli episodi di tachicardia non sono pericolosi per la vita, ma a volte possono verificarsi seri problemi di cuore. "I trattamenti per la sindrome di Wolff-Parkinson-White possono fermare o prevenire episodi di tachicardia. La procedura eseguita con catetere, - prosegue il cardiologo - meglio nota come ablazione, è in grado di correggere in modo permanente i problemi del ritmo cardiaco". ''Quello che e' importante sempre per tutti, sportivi e non- suggerisce il cardiologo - e' sapere cosa c'e sotto il disturbo elettrico per capire se ci sono altri tipi di problemi e sopratutto per individuare come intervenire al meglio"
    

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