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Finale Champions: Berlino elettrica, ecco Juve e Barca

Olympiastadion cuore d'Europa

C'è elettricità nell'aria, che neppure la sfortunato stop di Chiellini ha smorzato. A Berlino, in Italia ed in Spagna, non c'è evento, da qui a sabato, che possa venire prima, nei programmi e nei discorsi, della finale di Champions all'Olympiastadion.
    Il Barcellona al gran completo e la Juve convinta di potercela fare anche senza uno dei giganti della sua difesa spesso granitica, sono pronti a darsi battaglia per vincere la Champions dei sogni. Il Barca del marziano Messi e e dei suoi sodali Suarez e Neymar contro la Juve di Tevez e Morata, di Pogba e Buffon, di Marchisio e Vidal, che ha fatto uscire di scena il Real campione d'Europa.
    Sono quattro anni che i blaugrana non riescono più a brindare nella notte più bella dell'Europa del calcio, addirittura 19 stagioni è lungo il digiuno della Juve, che l'anno scorso si è fatta sfuggire l'Europa League che giocava in casa.
    A Berlino l'attesa arriva al diapason: è la città dell'ultima vittoria azzurra ad Mondiale, qui ci potrebbe essere l'ultima recita nel Vecchio Continente di grandissimi campioni: l'ha già annunciata Xavi Hernandez, potrebbe essere altrettanto per Pirlo. E resta il dubbio su Tevez, tentato da un rientro anticipato in Argentina.
    Nessuno potrà rubare la scena a Berlino, fino a sabato, neppure la piccola Elmau che, nel suo incantevole castello, domenica e lunedì ospiterà il G7 delle grandi potenze dell'economia mondiale. Nella località dell'Alta Baviera i riflettori si accenderanno solo dopo che lo storico Olympiastadion avrà scelto la sua regina.
    Berlino si prepara ad accogliere le due sfidanti: sia il Barca sia la Juve atterreranno domani mattina ed all'Olympiastadion sosterranno l'ultimo allenamento. Toccherà prima ai bianconeri, alle 17,45; nel tardo pomeriggio chiuderà il Barcellona, dopo le conferenze stampa di tecnici e giocatori indicati dal club. Qualche malumore tra gli italiani che vivono a Berlino c'è: "Non è stato possibile acquistare neanche un biglietto - è la protesta di cui si fa portavoce una coppia di giovani italiani, Francesco e Valentina - per assicurarci un posto all'Olympiastadion avremmo dovuto comprare l'intero pacchetto di viaggio, 1.000 euro. E avremmo dovuto tornare in Italia per firmare i documenti: non ci sembra giusto che agli italiani residenti in Germania non sia stata riservata una quota di tagliandi per la finale".
    La vigilia sarà allietata, al 'Festival Uefa' allestito davanti alla porta di Brandeburgo, ed aperto fino a domenica pomeriggio, da una sfida di calcio a 5 di grandi campioni del passato: Del Piero, Fabio Cannavaro, Seedorf, Cafu, Djorkaeff sono alcuni dei nomi. E ci sarà, molto probabilmente, pure Zico, che potrebbe concorrere con Michel Platini per la presidenza della Fifa.
    Il futuro dell'organismo del calcio mondiale sarà certamente 'il' tema discusso tra i dirigenti di federazioni nazionali ed i presidenti di club, ma non ci sarà il vertice che Platini ha rimandato più avanti, quando sarà stata definita "una posizione comune", ha spiegato il numero 1 dell'Uefa.

Guaio Juve, Chiellini salta finale - Brutta tegola quella piombata sul capo di Allegri e della Juve: a Berlino non ci sarà uno dei pilastri della difesa, Giorgio Chiellini, messo fuori causa da una lesione muscolare al polpaccio. Il difensore bianconero non è neppure tra i convocati, partirà lo stesso con i compagni, domani, ma solo per andare a soffrire in tribuna, guardando la partita in borghese. Niente sfida con Suarez, un anno dopo il celeberrimo morso dell'attaccante sudamericano in Italia-Uruguay dei Mondiali. Il timore di un forfait e la speranza di un infortunio molto lieve si erano alternati tra ieri e questa mattina fino al verdetto impietoso - lesione muscolare - a poco più di 48 ore dalla finale all'Olympiastadion. Contro gli extraterrestri del Msn (Messi-Suarez-Neymar), Allegri dovrà metterci una pezza: difesa ancora a 4, con Barzagli (oppure Ogbonna) centrale al fianco di Bonucci, Evra e Lichtsteiner esterni. La prima soluzione è certamente la più affidabile ed è senz'altro quella preferita dal tecnico bianconero, per il grande valore di Barzagli, ma l'ex difensore di Palermo e Wolfsburg è a sua volte reduce da un infortunio ed Allegri avrebbe preferito non metterlo in campo dal 1'. L'alternativa Ogbonna offre invece minori garanzie, anche se l'ex granata è migliorato quest'anno. Molto improbabile, invece, la difesa a tre. Un guaio davvero, a meno che Allegri non tiri fuori qualche altra soluzione dal cilindro. Ma la sua difesa torna ad essere per metà in infermeria, un po' come ad inizio stagione. Fuori gioco Caceres, Romulo e adesso Chiellini, con Barzagli appena recuperato ed alla fine di una stagione sofferta, Allegri rimpiange probabilmente di non avere arricchito il reparto a gennaio. La Juve puntellerà la difesa sul mercato estivo. Ma questa è un'altra storia. Quella di domani impone alla Juve di stringere i denti, cercando di far colmare un grosso vuoto sul piano tattico e anche per il temperamento di Chiellini.

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