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Inter Milan 0-0 FOTO VIDEO. Mancini e Inzaghi si erano incontrati in tribuna per Italia-Croazia

E' stato un derby di occasioni mancate, un gol annullato per parte. Alla fine il risultato non accontenta nessuno

Roberto Mancini e Filippo Inzaghi, prima di incrociarsi ieri sera sul campo nel derby Inter-Milan, si erano ritrovati in tribuna il 16 novembre scorso al Meazza in occasione di Italia-Croazia di qualificazione per gli Europei 2016. Questa la notizia Ansa

(ANSA) - MILANO, 16 NOVEMBRE 2014 - Calcio: aria di derby, Mancini e Inzaghi per Italia-Croazia: 

Due giorni dopo l'inizio ufficiale della sua seconda avventura alla guida dell'Inter, Roberto Mancini torna a San Siro, in veste di spettatore di Italia-Croazia, e incrocia il collega milanista Filippo Inzaghi, che fra una settimana esatta sara' suo avversario nel derby proprio in questo stadio. I due allenatori si sono scambiati sorrisi e pacche sulle spalle salutandosi nel garage dello stadio. Inzaghi ha preferito non farsi intervistare, mentre Mancini si e' fermato con la Rai: "Il derby? E' troppo presto" ha risposto l'allenatore nerazzurro, ribadendo il proprio pensiero su un eventuale ritorno di Mario Balotelli all'Inter: "Ho detto che ha una chance al Liverpool e deve sfruttarla al massimo". Poco dopo e' arrivato a San Siro anche l'ex ct dell'Italia Marcello Lippi che ha definito Mancini "una garanzia: ha gia' lavorato all'Inter ed e' uno dei top allenatori d'Europa".

Erano molti anni che il derby di campionato tra Inter e Milan non finiva 0-0. L'ultima volta fu il 24 ottobre 2004, e quella volta il calendario assegnava la partita in casa al Milan. Questo il tabellino Ansa della partita. 

24 OTTOBRE 2004 - CALCIO: MILAN-INTER 0-0

(ANSA) - MILANO, 24 OTTOBRE 2004  - E' finito 0-0 il derby Milan-Inter, posticipo della settima giornata del campionato di serie A.

Milan e Inter 0-0.

Milan (4-3-1-2): Dida 6, Cafu 6.5, Nesta 6.5, Maldini 6.5, Pancaro 6, Gattuso 6, Pirlo 6, Seedorf 6 (25' st Ambrosini 5.5), Kaka' 7, Shevchenko 5, Crespo 6 (28' st Tomasson 6). (17 Abbiati, 5 Costacurta, 4 Kaladze, 10 Rui Costa, 27 Serginho). All.: Ancelotti 6.

Inter (4-3-1-2): Fontana 7, J. Zanetti 6, Cordoba 6.5, Materazzi 6.5, Favalli 5.5, Veron 6.5, Cambiasso 6, Stankovic 6, Emre 6 (31' st Van der Meyde 6), Vieri 6 (34' st Martins sv), Adriano 5. (1 Toldo, 13 Ze Maria, 26 Pasquale, 8 Davids, 9 Cruz). All.: Mancini 6.

Arbitro: Rosetti di Torino 6.5.

Angoli: 5-4 per il Milan.

Recupero: 1' e 4'.

Ammoniti: Cordoba, Materazzi, Favalli, Cambiasso e Ambrosini per gioco falloso.

Spettatori: 79.775.

  

"Il rigore su Hernanes era netto, domenica scorsa ci hanno fischiato contro un rigore assurdo. Qui bisogna capire di cosa parlano nelle riunioni con gli arbitri, altrimenti è meglio riposarsi e andare a casa. Finora non ho detto niente ma qualcosa oggi recrimino. Sul gol annullato il fallo di Palacio c'era, ma il rigore...". Dopo lo 0-0 nel derby, Mancini abbandona la diplomazia. Il penalty per fallo di mano di Antonelli per l'allenatore era plateale e il tecnico nerazzurro, che già aveva sorriso e protestato durante la partita, esprime tutta la sua delusione per le decisioni del direttore di gara. "L'arbitro non poteva vedere bene, ma quello di porta sì. Ha visto benissimo il fallo di Palacio, ma non quello di mano di Antonelli. Alla prossima riunione agli arbitri dirò quello che penso se no non si cambia". Insomma è amaro il commento del tecnico nerazzurro. Anche perché la prestazione dell'Inter è stata positiva soprattutto per l'atteggiamento. "Mi spiace non aver vinto - ammette l'allenatore - abbiamo cercato di fare nostra la partita dall'inizio alla fine. Loro si sono difesi, anche con un po' di fortuna in alcune circostanze (sorride ndr). L'anno prossimo spero che la sfortuna si esaurisca. I ragazzi hanno fatto un'ottima prestazione". E il derby di questa sera sembra aver segnato l'esclusione definitiva di Shaqiri: "è un ragazzo giovane, sarà importante per la prossima stagione", e la promozione di Kovacic dopo tante critiche: "Ha fatto una buona gara, magari gli sono mancati un po' i tempi ma avrà tempo per capire queste cose. Penso sia una mezz'ala. Ma è talmente bravo che può fare tutti i ruoli", afferma Mancini. Nei prossimi giorni l'allenatore discuterà col presidente Thohir e pianificherà le mosse per rilanciare la squadra e i nomi su cui puntare per rinforzare la rosa. "Il presidente vuole migliorare la squadra e ha capito che ci vuole tempo". Mancini ripete queste parole come un mantra, sperando che prima o poi possa smettere di soffrire e cominciare a sorridere.

Scenografie sontuose ispirate all'orgoglio milanese, luci e citazioni manzoniane per un pareggio senza spettacolo: il derby di Milano si gioca sugli spalti mentre in campo vanno in scena i resti di due squadre che hanno fatto la storia e che oggi sembrano vivere di ricordi. Inter e Milan sono cambiate, hanno vissuto una mutazione genetica, sprofondano in una ordinaria mediocrita', fanno i conti con la realta', molti debiti e pochi soldi, troppo pochi per comprare sogni di gloria. Due squadre operaie che fanno fatica, senza genio, ne' fantasia che perdono l'ultimo treno per l'Europa. Il derby rispecchia i tempi che entrambe le squadre vivono, forse l'Inter cerca la rete con maggiore determinazione, recrimina per un gol annullato e protesta per un rigore non concesso. Tuttavia, l'arbitro Banti non convalida una rete al Milan per un fuorigioco di De Jong. Alla fine il pari ci sta: i nerazzurri partono bene ma reggono per un quarto d'ora quando il Milan riprende in mano la partita e detta i ritmi di gioco. Nel secondo tempo, l'Inter reagisce con intensità con i rossoneri che arretrano. La partita non riserva grandi emozioni e si accende nella fase finale: troppo poco per una sfida che resta epica nell'immaginario dei tifosi, accorsi allo stadio in modo massiccio. Settantacinquemila spettatori per una festa di pubblico, piu' che di calcio. Il primo tempo scivola via con sporadiche occasioni. All'11 gran tiro di Henanes al quale risponde Menez che mette al centro un buon rasoterra sul quale non arriva Van Ginkel. Suso cerca la giocata personale al 18'e al 20'. Quasi allo scadere della mezz'ora, annullato un gol al Milan firmato da Alex ma viziato dal fuorigioco di De Jong. Poco dopo, ancora Suso in evidenza ma i primi 45' si chiudono con Diego Lopez che per poco non combina un guaio: il portiere sbaglia il controllo e la palla rischia di diventare un assist perfetto per Icardi. Brivido tra i tifosi nerazzurri.

LA CRONACA DELLA PARTITA

La ripresa si apre nel segno del Milan con Bonaventura che va al tiro. Al 3' ancora un gol annullato a Icardi, questa volta il fuorigioco e' plateale. Al 12' lampo di Palacio e salvataggio con il corpo di Mexes. L'Inter cresce: prova Kovacic, il suo tiro si spegne a lato. Al 19'episodio dubbio e protesta dell'Inter che chiede il rigore per un presunto fallo di mano di Antonelli che si oppone a Hernanes. Sale la tensione, si arrabbia il capitano Ranocchia, poi torna la calma e si riprende a giocare. L'Inter cerca di mantenere i nervi saldi e continua nella sua ricerca del vantaggio. Al 27' annullato un gol all'Inter: Icardi la mette al centro, Mexes devia in rete. Esultano i giocatori, sorride Mancini, vitreo il francese. Lo stadio e' una bolgia. Poi la doccia fredda: Banti non assegna il gol per un fallo di Palacio che avrebbe trattenuto Antonelli. Lo stadio insorge contro l'arbitro. I nerazzurri non si perdono d'animo, riordinano le idee e al 35' miracolo di Diego Lopez che riesce a opporsi su tap in di Palacio dopo un tiro di Obi.

D'Ambrosio tenta il tiro dalla distanza. Il Milan sembra non reagire. Solo al 40' si fa vivo Destro ma non e' efficace. Sul finire, Icardi avrebbe la palla del vantaggio: l'argentino, dopo uno splendido controllo, calcia a volo senza trovare la porta. Ultima emozione la regala De Jong con una acrobazia sul secondo palo. Handanovic para in due tempi. Finisce a reti inviolate con Roberto Mancini decisamente contrariato per l'arbitraggio e Inzaghi che si aspettava di piu' nella seconda meta' del primo tempo. L'allenatore dell'Inter e' stato coraggioso: ha buttato nella mischia un diciottenne ivoriano, Gnoukouri (che esce per crampi tra gli applausi del pubblico di casa). Mancini ha puntato su una squadra offensiva, ha cercato di cambiare in corso d'opera ma non è riuscito a trovare la vittoria del rilancio. Avra' molto da dire a Thohir, arrivato dall'Indonesia per l'occasione. Inzaghi invece a piccoli passi rimette un certo ordine in una squadra che fatica a segnare. Mancano sette partite alla fine del campionato, quasi una liberazione per Milan e Inter. Molte le ombre sul futuro: bisogna capire se l'Inter di Thohir pensa davvero in grande, mentre sul Milan grava il peso del futuro societario, un rebus che potrebbe essere risolto nei prossimi mesi. Solo allora si potra' decifrare la sorte della squadra e del suo allenatore.

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