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Parma-Inter 2-0. E' nuova crisi per i nerazzurri di Mazzarri

Doppietta di De Ceglie, in gol al 5' pt e al 31' st. Forcing nerazzurro, palo di Kovacic al 24' st. Poi emiliani vicini al tris

La maledizione di Mazzarri continua. Anche contro il Parma, fanalino di coda del campionato e reduce da ben sei sconfitte consecutive, la sua Inter non conquista la terza vittoria. Anzichè il tris, i nerazzurri incassano una sconfitta pesantissima per la classifica, ancora di più per il morale. A decidere una doppietta di De Ceglie, ex Juventus arrivato ad inizio stagione e sino a questo momento non certo fra i migliori in casa di un Parma che grazie a lui può provare a risollevarsi, abbandonato almeno per ora l'ultimo posto in classifica. E' lui ad avere il merito di sbloccare il match dopo soli cinque minuti e chiuderlo alla mezzora della ripresa, con i nerazzurri tutti in avanti alla caccia del pareggio. All'Inter va solo il netto dominio territoriale ma nulla di concreto, se non un palo esterno di Kovavic.

Niente per poter recriminare per un risultato che relega la formazione di Mazzarri nella pancia della classifica, con la Juventus già lontana dieci punti. Le assenze, dirà il tecnico nerazzurro, hanno pesato e la stanchezza si è fatta sentire per tante gare consecutive con, in pratica, la stessa formazione. Tesi che però non regge contro un Parma decimato dalle assenze e costretto a schierare seconde e terze linee. E poi quel gol, regalato, ad inizio incontro. In mezzo all'area piccola Obi lascia spazio a De Ceglie e l'ex juventino non perdona. E' tutta l'Inter però a sbagliare i movimenti prima lasciando crossare indisturbato da sinistra Rispoli, poi permettendo a Coda di schizzare la palla di testa proprio per il piede di De Ceglie che segna da distanza ravvicinata.

E' il 5'. Il tempo per recuperare ci sarebbe, già ci sarebbe perché l'attacco dell'Inter questa sera non c'è. La prima occasione al 16' è così di Obi su cross di Dodo', ma in mezzo all'area piccola respinge Lucarelli; replica al 21' di Kuzmanovic ma la palla è lontana dallo specchio della porta crociata. Il dominio territoriale nerazzurro, come detto, c'è ma è il Parma a fare ancora paura. Gli emiliani, nonostante perdano Coda per un problema al ginocchio, tornano in avanti alla mezz'ora. Lodi serve una palla d'oro in area per Cassano, il tocco morbido di Fantantonio verso la porta è deviato da Vidic a lato, di un nulla. La ripresa si apre con una sciabolata di Kuzmanovic a lato e con un tentativo dello stesso serbo respinto da De Ceglie. Al 12' ci prova Icardi con la palla che finisce nelle mani di Mirante. Mazzarri prova allora la carta Hernanes per Obi. Benino l'ex laziale ma è ancora Kuzmanovic a provarci, al 15', con palla ancora fuori misura. Al 23' ci si mette anche Palacio, servito in area tutto solo ma l'argentino sbaglia clamorosamente la conclusione alzando il pallone sopra la traversa. Al 24' la prima vera occasione nerazzurra la confeziona Kovacic. Il tiro è toccato dall'onnipresente De Ceglie che devia sul palo.

E poi ancora tanti, troppi, inutili tiri dalla distanza, sempre lontani dallo specchio. Hernanes ci prova al 27', Icardi un minuto più tardi. E' assedio continuo con il Parma che arretra. Mazzarri prova a spingere sull'acceleratore gettando nella mischia il gioiellino del vivaio nerazzurro Federico Bonazzoli. Ora c'è il tridente, ma è il Parma a raddoppiare. Al 31' Cassano tenta la conclusione dal limite, Medel devia dritto dritto sui piedi di De Ceglie che beffa per la seconda volta Handanovic. Il Parma va vicino addirittura al terzo gol prima con Ghezzal, ma la palla si infrange contro l'esterno della rete, poi con Rispoli, respinto da Handanovic, e infine con il solito De Ceglie, deviato in angolo. Finisce però 2-0. Il Parma trova una salutare boccata d'ossigeno per la sua classifica disastrata e Roberto Donadoni, ad un passo dall'esonero, può tirare un respiro di sollievo. Mazzarri invece rinvia l'appuntamento con il suo primo tris nerazzurro. E con una classifica da prima della classe.

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