"Non credo che le multe bastino. Sarebbe più corretto togliere punti e titoli". Ancora una volta Josè Mourinho non ha peli sulla lingua e, parlando alla vigilia della sfida di campionato contro il Manchester City affonda il colpo contro i rivali chiedendo alla Uefa maggiore severità nei confronti dei club che non rispettano il fair-play finanziario. Come, appunto, nel caso del Manchester City, sanzionato con un'ammenda pari a circa 60 milioni di euro e con la riduzione della rosa dei giocatori per la Champions. "Se vinci, anche se vieni multato, continui a violare le regole - spiega lo Special One, secondo quanto riporta il sito della Bbc -. Anche se devi togliere uno o due giocatori dalla tua lista per la Champions e anzichè iscriverne 24 ne iscrivi 22, non è un problema. Ma se invece devi cominciare il campionato con sei punti di penalizzazione o vieni retrocesso dalla Champions all'Europa League, allora sì che prenderei le regole sul serio". Secondo Mourinho, per l'attuale regolamento, "le squadre che ne traggono maggior beneficio sono quelle più forti economicamente, che hanno più storia e più seguito". Il Chelsea non ha voluto correre rischi e si è adeguato al nuovo trend, a differenza del City e anche di Psg e Zenit, gli altri due club puniti. "Noi, invece, siamo diventati una squadra come tante altre - conclude 'Mou' -, gestendo le nostre risorse in modo razionale".
Mourinho: 'Lampard al City? Questo e' il calcio'