GENOVA - "Così non si può continuare. La Lega di Serie A non può far finta di nulla. I presidenti devono rivedersi al più presto e rivalutare la posizione. Rischiamo il commissariamento della Figc". Lo ha detto all'ANSA il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero a proposito dello scivolone di Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc sui giocatori stranieri che arrivano in Italia. "Così non si può continuare", ribadisce Ferrero che si fa promotore di una nuova iniziativa per cercare una soluzione, "moderna e basata su pochi ma chiari contenuti", alla questione politica che sta ulteriormente danneggiando l'immagine del calcio italiano. "Alla luce di quanto accaduto da venerdì - ha detto - il mio invito è a tutti i presidenti, a tutti i club: dobbiamo ritrovarci al più presto per rivalutare la situazione. Non c'è tempo da perdere. Rischiamo il commissariamento della Figc, che è assolutamente da evitare, e stiamo dando una pessima immagine di noi al mondo, un'immagine che non ci deve appartenere".
La gaffe sui 'mangiabanane'
"Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalita' per farli giocare, noi invece diciamo che 'Opti Poba' e' venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene cosi'". Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza Figc, incappa in una gaffe sugli extracomunitari, all'assemblea dei dilettanti. "In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree" ha aggiunto Tavecchio.
Quando attacco' Coni per meno soldi al calcio
Meno soldi dal Coni al calcio, rispetto ai 62 milioni incassati nel 2013? Di questo argomento di cui si discute da quasi un anno, si e' tornati a parlare oggi quando il presidente della Lega Pro Mario Macalli, a margine della 'Giornata di lavoro sull'impiantistica' organizzata dalla Lega Pro e Coni Servizi, ha detto che ''chi vuole una cosa di questo genere ha capito poco di quello che fa il calcio: se fai una Canzonissima e usi le canzoni degli altri, il paroliere e il compositore di quella canzone prendono i diritti d'autore''. Macalli ha dato l'impressione di avere particolarmente a cuore questo argomento e ha rimarcato anche che ''prendiamo in totale 68 milioni di cui 6 milioni sono per pagare gli stipendi di quei dipendenti che erano del Coni e ora sono con noi. Sessantadue milioni di euro contro un miliardo di imposte, quelle che versiamo allo Stato''. Come dire che il mondo del pallone fa abbondantemente la propria parte e non riceve 'regali' da nessuno. La prende con maggiore 'filosofia' il presidente della Lega Dilettanti Carlo Tavecchio, convinto che alla fine nulla mutera'. ''Aspetterei a dire che il Coni dara' meno soldi al calcio - ha detto - e che abbia intenzioni di danneggiare la gallina che fa le uova. Il calcio tiene in piedi tutto il sistema sport in Italia, e da' piu' di cio' che riceve. Sarebbe poco lungimirante crearci dei problemi, e mi auguro che vengano confermate le cifre che prendiamo adesso. Se si parla da quasi un anno di modificare questo contributo ma nulla e' ancora stato fatto un motivo ci sara'...''. Non poteva mancare un intervento anche dal presidente della federazione di atletica leggera Alfio Giomi, uno di coloro che hanno idee opposte a quelle dei dirigenti del calcio. ''Pongo un problema di metodo e non di merito - ribadito oggi -: non ci sono piu' i presupposti perche' una federazione sia considerata al di sopra di tutte le parti. Gli altri, ovvero federazioni e enti sportivi, ricevono fondi in base a parametri complicatissimi, vengono usati perfino degli algoritmi, e la Figc no. Io non contesto il calcio, ma dico solo che questa federazione dovrebbe sottostare ai parametri che valgono per le altre''. ''Se in base a questi stessi parametri - ha concluso -, che devono valere per tutti, il calcio prendera' anche piu' di adesso, a me andra' benissimo''.