"Nella staffetta credo ci siano tutte le premesse per fare ancora di più. Ora mi sto già mordendo la lingua per quello che ho appena detto. Però, sulla carta siamo veramente i più forti". Così a Fiumicino Alex Zanardi prima di partire per Rio per le Paraolimpiadi. "So di poter ripetere lo stesso tipo di prestazioni che già in passato mi hanno regalato grandi soddisfazioni. E' logico che gli avversari, alcuni dei quali hanno la metà dei miei anni, sono carne che cresce; quindi non sai mai cosa ti puoi aspettare. Se gli altri andranno più forte bisognerà solo fargli i complimenti. Io mi sono preparato e l'ho fatto con grande coscienza, insieme con tutti i miei compagni della nazionale paraciclistica". Alla domanda su quale sia oggi la sua sfida più importante Zanardi ha risposto che "probabilmente è quella di cercare di essere un buon padre, per un figlio adolescente.
Vorrei potergli 'regalare' esperienze che io ho già fatto, in modo che diventi una brava persona, un valore che oggi si è un po' perso".