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Serie B: Palermo resta in testa

Pareggiano anche Spezia e Foggia. Vince il Lecce, salentini al terzo posto

Il Lecce, con un secondo tempo, da applausi, batte 2-0 la Cremonese con un doppio Falco-La Mantia, e con i tre punti conquistati raggiunge quota 22 e consolida la terza posizione in classifica, a -3 dalla capolista Palermo. Nel primo tempo le due squadre si fronteggiano a viso aperto, ma devono fare i conti con un terreno pesante per le abbondanti piogge che hanno interessato il Salento nelle ultime ore. Si gioca senza eccessivo furore, con le compagini che duellano sino al limite dell'area senza mai trovare il colpo risolutore. Per i due portieri i primi 45 minuti sono ordinaria amministrazione. Nella ripresa il Lecce è più determinato, comincia a pressare i grigiorossi e al 64' passa: traversone di Calderoni, tiro di Falco e respinta di Ravaglia, ancora Falco che conclude in rete nonostante il tentativo di Mogos. Rastelli, tecnico della Cremonese, lancia nella mischia Piccolo al posto di Croce, Liverani risponde con Palombi, partito dalla panchina, in sostituzione di Falco. Nemmeno il tempo di ambientarsi, che il Lecce trova il raddoppio: al 78' corner di Petriccione e La Mantia, con un'inzuccata, insacca per il 2-0.

Il quadro della 13/ma giornata (RISULTATI E CLASSIFICA)

  • Verona-Palermo 1-1
  • Venezia-Brescia 2-1
  • Livorno-Cittadella 0-0
  • Padova-Carpi 0-1
  • Benevento-Perugia 2-1
  • Spezia-Foggia 0-0
  • Pescara-Ascoli 1-1
  • Lecce-Cremonese 2-0
  • Crotone-Cosenza lunedì ore 21

 

La Serie B in pillole

 

Pescara-Ascoli 1-1- È terminata in parità 1-1 l'attesa sfida dello stadio Adriatico fra Pescara e Ascoli al termine di novanta minuti che hanno regalato emozioni ai quasi diecimila spettatori presenti sugli spalti. Le reti sono arrivate nella ripresa con il vantaggio abruzzese al 5' di Brugman e il pareggio ospite di Ardemagni al 20'. Il portiere dell'Ascoli Lanni ha parato al 18' un calcio di rigore tirato da Mancuso. Gli ospiti hanno chiuso la gara in dieci uomini per l'espulsione al 27' della ripresa di D'Elia per doppio giallo. Pescara che resta secondo in classifica a quota 23 punti. Marchigiani che salgono a 16 lunghezze.

Spezia-Foggia 0-0 - Tante emozioni ma nessuna rete: al Picco, Spezia e Foggia si dividono la posta al termine di un match ricco di occasioni, con i pugliesi di Grassadonia che però possono recriminare per i due legni colpiti. Lo Spezia parte meglio ma è il Foggia a creare la prima vera occasione al 13' con la conclusione di Iemmello che, deviata da Vignali, finisce di poco sopra la traversa. La grande occasione per i liguri allenati da Marino arriva al 21' ma Okereke, dopo aver dribblato Ranieri, a tu per tu con Bizzarri spreca malamente calciando a lato. Nel finale al 45' i pugliesi sfiorano il gol, con Lamanna che disinnesca il mancino di Chiaretti deviando la palla sul palo. Al 16' della ripresa è ancora il legno a fermare il Foggia: sul cross di Kragl, Mazzeo in acrobazia centra la traversa a Lamanna battuto. I pugliesi premono ma al 20' rimangono in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Agnelli. Lo Spezia prende coraggio, con Bizzarri che per due volte, al 27' e al 29' è chiamato alla parata impegnativa dai tiri di Bartolomei e Augello. Finale caldo, ma il risultato non si schioda dallo 0 a 0. Col pari odierno lo Spezia sale a 17 punti e si avvicina la zona play off, mentre il Foggia sale a 8 punti, terz'ultimo posto.

Benevento-Perugia 2-1 - Torna al successo il Benevento nei novanta minuti ricchi di emozioni del "Vigorito": è 2-1 per la formazione sannita in una gara risolta solo nel finale di partita. Non basta il cuore e la resistenza del Perugia che nel secondo tempo meritava più di una gioia. Match che impiega più tempo del previsto per ingranare, con la prima vera azione che arriva al 17' e che coincide con il vantaggio del Benevento: ottima triangolazione tra Coda ed Improta sull'out mancino, con il nove giallorosso che sfrutta alla grande il cross del compagno e con una grande incornata supera Gabriel sul palo lontano. Padroni di casa avanti al primo assalto e vicini al raddoppio sempre con Coda, pericoloso di testa alla mezz'ora. Al 35' però Verre ristabilisce la parità con un tocco di gran classe: destro a giro sul secondo palo dal limite dell'area e palla che bacia il palo insaccandosi alle spalle di Montipò. Nella ripresa il Perugia guadagna sempre più campo e sfiora il vantaggio con Kinglsey. Al 75' però il finale di gara si fa in salita per gli ospiti: doppio giallo per Falasco e Grifo costretto a finire in dieci uomini. Ma allo scoccare del novantesimo ci pensa Bandinelli a far esultare il "Vigorito": destro terrificante dai venti metri e palla dove Gabriel non può arrivare.

 

Venezia-Brescia 2-1 - Il Venezia riprende il cammino dopo la sosta con l'importante successo interno per 2-1 sul Brescia. Il punteggio matura nel primo tempo, che la squadra di Zenga approccia meglio, passando in vantaggio al 13' con Di Mariano, che supera Alfonso, imbeccato da un'ottima iniziativa di Vrioni. I lagunari rimangono in 10 al 21' pt per l'espulsione di Falzerano - rosso diretto per un fallo su Tonali - con il Brescia che alza il baricentro alla ricerca del pari, ma i padroni di casa trovano il raddoppio nel finale di frazione ancora con Di Mariano, che infila di testa la porta bresciana su sponda di Pinato. Nella ripresa, cresce ulteriormente la pressione ospite, con il bomber Donnarumma che ha due buone in occasioni in apertura; subito dopo (9') Torregrossa conclude di pochissimo alto. La difesa lagunare però regge e, anzi, col passare dei minuti la formazione di Zenga riesce a prendere le misure degli avversari, difendendosi con ordine e proponendosi bene in contropiede: ancora protagonista Di Mariano al 33' st, ma Alfonso dice di no. La partita prosegue con ritmi altissimi ma solo nel recupero, al 46' st, il Brescia trova almeno il gol della bandiera con un tap-in di Donnarumma.

Livorno-Cittadella 0-0 - Finisce senza reti l'esordio allo stadio 'Picchi' con il Cittadella del nuovo tecnico del Livorno Roberto Breda, il quale raccoglie solo un punto nonostante la sua squadra sia apparsa oggi più ordinata e ben messa in campo rispetto alla gestione precedente. Un match che, peraltro, rimane macchiato da una svista clamorosa dell'arbitro Baroni che nega un rigore solare ai toscani. Prima frazione sostanzialmente equilibrata, con un Livorno volitivo che sfiora il gol subito in apertura con un tiro dal limite di Valiani che al 5' colpisce l'incrocio. Al 25' la risposta del Cittadella arriva direttamente su punizione dal limite: calcia Benetti e la palla deviata dalla barriera finisce di poco al lato. La ripresa si apre con un Livorno più incisivo che mette sotto gli ospiti. Raicevic al 1' sparacchia a lato davanti al portiere veneto da buona posizione. Passano due minuti e al 3' una clamorosa svista arbitrale penalizza la squadra di Breda: Paleari stende in piena area Murilo, è rigore netto, ma l'arbitro Baroni nonostante le proteste amaranto inspiegabilmente indica solo un calcio di punizione dal limite che non avrà esito. Il Livorno alza il ritmo e arriva sempre con maggiore insistenza dalle parti di Paleari con Giannetti che prima spreca al 26' una girata che finisce fuori di un niente, e poi al 32' calcia angolato ma debole e si fa neutralizzare dal portiere. Al 38' il Cittadella resta in dieci: Finotto colpisce Gasbarro e viene espulso. Forcing finale per gli amaranto, ma il risultato non cambia.

Padova-Carpi 0-1 - Colpo in trasferta del Carpi, che espugna l'Euganeo per 1-0 e si porta a un punto di distanza dal Padova, fermo al quintultimo posto. A decidere la partita è il gol che dell'ex Jelenic, che al 35' del primo tempo riceve palla da Concas e lascia partire un diagonale che si insacca con la complicità di Perisan. Nella ripresa il Padova prova a reagire, ma non riesce a costruire azioni occasioni nitide e chiude anche in dieci uomini per l'espulsione di Capello, allontanato all'88' per proteste.

Verona-Palermo 1-1 - Termina 1-1 la sfida del Bentegodi tra Verona e Palermo, anticipo della 13/a giornata del campionato di calcio di Serie B. Un punticino che molto probabilmente farà conservare la panchina a Fabio Grosso, tecnico dei gialloblù. Da quello che s'è visto in campo, il punteggio è più che giusto. Molto meglio il Palermo nella prima mezz'ora (gol sfiorato al 27' da Trajkoviski), ma è l'Hellas a mettere la freccia al 31' con Di Carmine al termine di una bella azione corale con Lee e Matos. Nella ripresa, pochissime emozioni. Al 51' il Verona potrebbe raddoppiare con Dawidowicz, ma il colpo di testa del polacco sfiora soltanto il bersaglio. Poi, quasi nulla, forse anche per il terreno fradicio, per via della pioggia battente. Al 68' il pari siciliano: angolo dalla destra, testa di Rajkovic (lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia scaligera) e Silvestri è battuto. I cambi dalla panchina non sortiscono effetti, né da una parte né dall'altra e il match si chiude in parità. Il Verona sale a quota 19, mentre il Palermo conserva il primato con 25 lunghezze.

 

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