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Giochi: doping mina tregua con Cio, Russia: "Sabotaggio"

Tas conferma caso Krushelnitckii, allenatore: "Non siamo stupidi"

La tregua col Cio rischia di saltare. Il caso di doping piombato ai Giochi di PyeongChang che vede coinvolto il russo del curling, Aleksandr Krushelnitckii - senza più se perché a confermarlo con tanto di apertura di procedura a suo carico è stato il Tas - sta minando l'equilibrio costruito a tavolino sull'asse Losanna-Mosca lo scorso dicembre: le tracce di meldonio trovate nel campione dell'atleta, medaglia di bronzo nel team misto in coppia con sua moglie Anastasia Bryzgalova, rimettono in discussione i patti che hanno portato qui in Corea 169 atleti considerati 'doping free', seppure anonimi come Olympic athlets from Russia. A Seul maratona della commissione antidoping del tribunale arbitrale per esaminare il campione B del curler di San Pietroburgo, che nel frattempo ha restituito l'accredito e lasciato il villaggio olimpico ed è andato nella capitale coreana proprio per seguire in prima persona l'iter del suo caso. Non è ancora stata fissata un'udienza dell'atleta, anche se dovrebbe essere fatta in tempi rapidissimi. La squadra russa intanto si stringe intorno a Krushelnitckii e lo difende dai sospetti la medaglia conquistata. E si fa avanti la non originale idea del complotto. Perché l'atleta aveva superato un test antidoping a gennaio e la federazione russa di curling non si spiega questa positività se non con un sabotaggio mirato. Il presidente del curling russo, Dmitry Svishchev, ha infatti avanzato l'ipotesi che durante lo stage di allenamento in Giappone il campione di curling possa esser stato dopato a sua insaputa, con del meldonio messo in una bevanda. Operazione compiuta da atleti della stessa nazionale scartati dai Giochi o "nemici politici della Russia". "Non può aver ingerito meldonio al villaggio olimpico dove tutti mangiano alla mensa le stesse cose" dice. Per la federazione si tratta di "sabotaggio". "Non siamo stupidi da commettere una simile sciocchezza, non posso pensare che un ragazzo intelligente come Aleksander abbia fatto una cosa del genere. Non è uno stupido e quindi non ci credo" aggiunge l'allenatore della squadra.

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