La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pesante sconfitta di ieri sera in Champions in casa del Psg: il 3-0 subito in Francia è costato la panchina del Bayern Monaco a Carlo Ancelotti. "Le prestazioni della nostra squadra sin dall'inizio non sono state all'altezza delle aspettative che avevamo riposto. La partita di Parigi ha dimostrato che dovevamo prendere delle decisioni", spiega il club bavarese nella nota nella quale si annuncia l'esonero del tecnico emiliano (e di tutto il suo staff: Davide Ancelotti, Giovanni Mauro, Francesco Mauri e Mino Fulco). "Mi dispiace per Carlo, che rimarrà sempre mio amico - le parole di Carl Heinz Rummenigge - ma abbiamo dovuto decidere per il bene del Bayern". La squadra sarà ora affidata al vice di Ancelotti, Willy Sagnol.
Ma sia Rummenigge sia Hoeness, avrebbero gia' identificato il vero successore di Ancelotti: il tedesco Thomas Tuchel, ex del Borussia Dortmund è in cima alla lista dei dirigenti del club bavarese. Per Ancelotti si tratta del terzo esonero in carriera, il primo però a stagione in corso visto che le esperienze con Juventus (nel 2001) e Real Madrid (2015) si conclusero comunque a fine stagione. Nei giorni in cui un altro tecnico italiano si prende il palcoscenico della Champions, Antonio Conte con la vittoria del Chelsea in casa Atletico Madrid che blinda gia' la qualificazione agli ottavi, l'avventura di Ancelotti in Baviera si conclude, dunque, dopo poco più di un anno: in Baviera il tecnico emiliano ha vinto un campionato ed una supercoppa di Germania, ma nel conto c'è anche l'eliminazione ai quarti di Champions (contro il Reale Madrid) nella scorsa stagione. Non solo la debacle in Champions ma anche i risultati altalenanti in Bundesliga (il Bayern è attualmente terzo a tre punti dalla capolista Borussia Dortmund) e i rapporti tesi con i big della squadra hanno portato il club bavarese a decidere per il licenziamento del tecnico. In particolare, molte discussioni avevano sollevato impiego e rendimento di Thomas Mueller.
Che il clima non fosse dei migliori lo si era capito già durante il precampionato. Risultati altalenanti, tante critiche per un gioco spesso definito poco brillante (soprattutto rispetto al suo predecessore Guardiola) e soprattutto uno spogliatoio sempre più spaccato. Anche ieri sera Ancelotti ha lasciato in panchina alcuni dei senatori del Bayern (Robben, Ribery e Hummels), segnale evidente di un rapporto più che incrinato; le stesse parole di Robben ieri sera a fine partita hanno evidenziato un clima per nulla sereno.
Rummenigge striglia il Bayern - Sulla panchina di Carlo Ancelotti hanno pesato le sconfitte contro l'Hoffenheim, in Bundesliga (LE FOTO), e quella per 3-0 subita ieri sera nel Parco dei Principi, contro il PSG 3-0 (LE FOTO), in Champions. Sui giornali tedeschi si era già aperto il processo all'allenatore italiano e anche il presidente del club bavarese, l'ex attaccante Karl-Heinz Rummenigge, durante la cena con la squadra e i dirigenti, ha parlato di "sconfitta molto amara". "Questa sconfitta deve avere delle conseguenze - ha detto Rummenigge - e deve costringerci a un'attenta analisi sul momento che stiamo attraversando. Non era il vero Bayern. Ne parleremo oggi e poi trarremo le conseguenze in maniera chiara, netta e precisa", aveva aggiunto. Bayern vince la supercoppa di Germania FOTO