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Champions League, Juventus-Real Madrid 1-4. Allegri, ripartiremo ancora più forti

I blancos alla loro 12/a coppa, per l'ennesima volta nella storia

E' stata la notte della grande delusione per la Juventus, sconfitta per 4-1 dal Real Madrid nella finale di Champions a Cardiff.
Circa trecento tifosi hanno accolto all'aeroporto di Caselle Torinese la Juve al rientro in Italia. "Grazie ragazzi", il coro scandito dai sostenitori bianconeri al passaggio del pullman della squadra. "Siamo sempre con voi, siamo sempre con voi e non vi lasceremo mai", l'altro slogan del popolo bianconero, che ha applaudito a lungo la squadra. Buffon ha salutato da lontano, con la mano, il pollice alto. "La Champions la vinciamo il prossimo anno", gli hanno urlato i tifosi.

E ora la parola d'ordine tra i bianconeri è "ripartiamo". L'ha usata Massimiliano Allegri nella conferenza stampa al 'National Stadium', la ripetono i suoi giocatori. "La delusione - è il tweet del tecnico bianconero - è pari all'orgoglio che provo per la stagione della squadra. Ora stacchiamo, per ripartire ancora più forti!".

Juventus maledizione finale. E' ancora il Real Madrid a vincere la Champions, la sua 12/a, un traguardo storico perché è la prima volta che una squadra la vince due volte di seguito da quando ha cambiato nome e formula. La squadra di Zidane ha umiliato la Juventus arrivata a Cardiff sicura che fosse davvero la volta buona per sedersi sul trono d'Europa ed invece incappata nella 7/a sconfitta nelle finali, che fa molto più male di quella di Berlino 2015. C'è ancora un abisso - o meglio, c'è stato questa sera - tra le due squadre.  LA CRONACA IN FOTO DELLA PARTITA

Dopo una bella partenza, con palla-gol di Pjanic e il pareggio riagguantato con una rete acrobatica di Manduzkic, la squadra di Allegri è uscita di scena. Troppo brutta, irriconoscibile, senza mordente nè idee, senza fiato né convinzione nei secondi 45' semplicemente non giocati. Il Real, al contrario, è tornato in versione Galacticos: due perle di Ronaldo, che ha chiuso la stagione con 12 centri in 13 partite, ma tanto intorno a lui, dalla difesa al centrocampo, dagli esterni agli uomini d'ordine. LE PAGELLE IN FOTO

Dani Alves si è spento sul più bello, Khedira pure, ma sono stati due fantasmi soprattutto Higuain, che un'altra volta ha fallito l'esame Champions, e Dybala. Il cambio della "Joya" argentina con Lemina nell'ultimo pezzo della partita è stato l'ennesimo segnale di resa, anche di Allegri. La delusione è enorme per tutti i bianconeri, forse un po' di più per Buffon che, alla soglia dei 40 anni, sperava finalmente di vincere il trofeo più ambito, insieme ai Mondiali. MALEDIZIONE FINALE, PERSA LA SETTIMA FINALE SU NOVE

Allegri "Mollato sul 2-1, ma posso solo dire grazie" - "Sono orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi nel corso della stagione, nel primo tempo abbiamo giocato bene, nel secondo tempo ci muovevamo di meno, abbiamo passato un quarto d'ora in sofferenza, poi una deviazione ha causato il 2-1. A quel punto abbiamo un po' mollato". Così Max Allegri, a Mediaset premium, dopo il ko contro il Real Madrid. "Nella gestione della partita l'anno prossimo dobbiamo rivedere qualcosa, ai ragazzi posso solo dire grazie", conclude.

Buffon: "Grande delusione, non ce ne va una bene" - "E' una grande delusione, perché pensavamo di avere fatto tutto il necessario per vincere. Grandissimo primo tempo, nel quale abbiamo messo in difficoltà il Real. Ti lascia a bocca aperta l'episodio che non ne gira mai bene uno. Per vincere questa coppa bisogna essere più forti di tutto. Nella ripresa la loro classe, la loro forza, la loro attitudine a vincere queste sfide si sono viste e hanno vinto meritatamente". Così un commosso Gigi Buffon ha commentato a Mediaset premium il pesante ko nella finale di Champions

Cristiano Ronaldo, mai nessuno come noi - "Una stagione fantastica: abbiamo vinto lo scudetto, sono capocannoniere della Champions e abbiamo vinto per due anni di seguito come mai nessuno prima": esulta Cristiano Ronaldo, ai microfoni di Premium, dopo che il Real ha schiantato la Juve in finale, 4-1, e ha eguagliato la doppietta del Milan nell'89 e nel '90, quando era ancora Coppa Campioni. "Il quinto Pallone d'Oro? Vediamo. Ma si, si, lo vinco...".

 

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