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Inter a Vecchi, primo allenamento ad Appiano dopo l'esonero di Stefano Pioli

Ausilio parla a squadra e spiega esonero Pioli

Stefano Vecchi torna alla guida dell'Inter e dirige l'allenamento della prima squadra ad Appiano Gentile per preparare la partita contro il Sassuolo di domenica. Il direttore sportivo Piero Ausilio ha parlato ai giocatori, spiegando l'esonero di Stefano Pioli, ufficializzato nella tarda serata di ieri. Dopo il discorso del dirigente, la squadra ha iniziato l'allenamento sotto la guida di Vecchi, tecnico della Primavera nerazzurra, che era già stato chiamato in prima squadra a novembre dopo l'addio di Frank De Boer e l'ingaggio di Pioli.

Inter choc, via Pioli squadra a Vecchi  - Ancora un esonero per l'Inter: via Pioli, la squadra a Stefano Vecchi. A tre partite dalla fine del campionato, accade l'impensabile. Intorno alle 22.30, arriva la nota ufficiale dell'Inter che lascia tutti stupefatti: poche righe in cui si comunica l'avvenuto esonero di Pioli e la decisione di richiamare Vecchi sulla panchina dell'Inter per la seconda volta in circa sei mesi, la prima era stata con Frank De Boer che ha ricevuto il benservito l'1 novembre. Tre allenatori esonerati in una sola stagione, l'Inter segna un record decisamente negativo e conferma la propria instabilità cronica. Prima Mancini, poi De Boer, adesso Pioli che, nonostante i risultati molto deludenti, avrebbe dovuto e potuto resistere per altre tre giornate. I numeri lo avevano già condannato per la prossima stagione: due punti in sette partite, finale di campionato fallimentare, una squadra allo sbando. Il Suning non ha voluto aspettare e ha deciso di scaricare tutte le responsabilità sull'allenatore che fino a pochi giorni fa sentiva invece di avere la fiducia del club. Evidentemente si sbagliava nonostante Zhang Jindong, solo dieci giorni fa, avesse dichiarato: "Non ci facciamo distrarre dalle voci circolate all'esterno del club. Non esiste nessun fondamento di verità, perché la società sostiene al cento per cento il lavoro del nostro allenatore". Solo parole, frasi di circostanza che non trovano alcun riscontro. Una sorta di psicodramma: oggi va in scena l'ultimo atto dopo le brucianti sconfitte con Genoa, Napoli e Fiorentina. I dirigenti italiani Gardini, Zanetti e Ausilio piombano ad Appiano per arringare la squadra e richiamarla ai suoi doveri. Pioli aveva iniziato bene ma forse, come spesso accade, è stato tradito dai suoi stessi giocatori. Lascia l'impronta di un uomo pacato, intelligente e mai polemico. Non è bastato perchè la storia dell'Inter di questa stagione è nata male ed è finita peggio. Per Pioli si profila un futuro alla Fiorentina, mentre per l'Inter ancora nulla è stato deciso. Suning vuole Conte a tutti i costi ma questa è una strada difficile da percorrere nonostante il tecnico non abbia ancora rinnovato con il Chelsea. In alternativa Simeone oppure Spalletti. Il futuro è un rebus ma sarà anche l'occasione per il Suning di dare corpo ad ambizioni che finora sono rimaste solo sulla carta. Potrebbe essere l'inizio di una nuova rivoluzione.

 

Stefano Pioli ripartirà dalla Fiorentina. Tutto deve essere naturalmente ancora messo nero su bianco essendo solo di ieri l'esonero dall'Inter e considerando che il campionato non è ancora terminato. Ma l'addio anticipato del tecnico emiliano dal club nerazzurro abbrevia i tempi e accelera il lavoro della società viola che da oltre due mesi, dopo aver deciso di non esercitare l'opzione al 2018 sul contratto di Paulo Sousa, ha dirottato i propri radar appunto su Pioli ritenendolo il più adatto per aprire il nuovo ciclo viola, più ancora dei vari Di Francesco e Mazzarri. I motivi che spingono la Fiorentina a puntare sull'ex allenatore dell'Inter chiamano in causa la sua esperienza accumulata in questi anni al timone di club di spessore e dall'ambiente non facile (come la Lazio), la sua approfondita conoscenza della piazza viola avendo giocato a Firenze per 6 anni, dal 1989 al 1995, il fatto di non essere un tecnico che per età e carriera può considerare Firenze un trampolino di lancio rispetto a colleghi più giovani o meno affermati. I prossimi giorni si annunciano dunque intensi in attesa del rientro di Andrea Della Valle appena partito per un viaggio d'affari in Asia che lo terrà impegnato fino alla prossima settimana. Sarà allora che il patron viola si vedrà anche con Federico Bernardeschi per cercare di arrivare al rinnovo fino al 2021 e assegnargli così le chiavi della nuova Fiorentina. Nell'attesa ha parlato oggi Giancarlo Antognoni a margine del torneo della legalità organizzato sul campo della Polisportiva Firenze ovest. Con lui anche Mlakar, Maistro e Satalino e la calciatrice della Fiorentina Women's Durante. ''Pioli? Giocava a Firenze quando ero dirigente viola, un ragazzo esemplare in campo e fuori. Come allenatore i risultati parlano chiaro. E' un tecnico moderno che ha fatto bene. Se verrà alla Fiorentina? In questo momento pensiamo a terminare il campionato''. Peraltro i viola malgrado gli ultimi risultati e il clima di contestazione continuano a essere in corsa per l'Europa League: ''Non vedo tutta questa negatività, non è un'annata da buttare e comunque in prospettiva futura la squadra può confermarsi ancora competitiva come è stata in questi anni. Lo sfogo di domenica di Della Valle? Una reazione di pancia, in ogni caso da parte della proprietà c'è sempre la volontà di migliorare. Bernardeschi? Una reazione dettata dal momento della partita''.

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