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Doping: Cio conferma, niente Rio per atletica Russia. Ricorso al Tas

Il comitato olimpico in linea con Iaaf, resta l'esclusione

Il Cio ha confermato la decisione della Iaaf di escludere la squadra di atletica leggera russa dai giochi di Rio 2016. Nell'appoggiare ''pienamente'' la decisione della Iaaf, il Cio, al termine del summit svoltosi a Losanna, ha voluto comunque sottolineare ''gli enormi sforzi e la professionalità del Comitato Olimpico russo'', che ha portato a ''progressi significativi nella soddisfazione dei criteri di verifica''. Il comitato olimpico internazionale ha inoltre invitato tutti i comitati olimpici e le federazioni internazionali a compiere ''ogni sforzo possibile'' per tenere fuori dai Giochi di Rio atleti dopati. Per questo motivo li invita ad agire rapidamente per sospendere quegli atleti che hanno violato le regole dell'antidoping, alla luce delle nuove analisi sui campioni di Pechino 2008 e Londra 2012, sanzionando ''non solo gli atleti dopati, ma anche i loro allenatori, i funzionari, i medici e altre persone coinvolte''.  Gli atleti russi intenteranno un ricorso collettivo al Tribunale di arbitrato per lo Sport (Tas) per difendere il loro diritto a competere alle Olimpiadi di Rio. Lo ha detto l'allenatore capo del team russo di atletica Yuri Borzakovsky.

La squalifica per la Russia varrà solo per l'atletica e non per le altre 27 federazioni. Lo ha sottolineato il presidente del Cio, Thomas Bach, al termine del summit a Losanna che ha confermato la squalifica già sancita dalla Iaaf. Inoltre - secondo quanto riporta la Tass - se i singoli atleti dimostreranno di essere 'puliti' potranno partecipare ai giochi olimpici e gareggiare sotto la bandiera russa. ''La presunzione di innocenza di atleti provenienti da Kenya e Russia è seriamente messa in discussione dai fatti''. E' quanto si legge nel comunicato del Cio a proposito della possibilità di permettere a singoli atleti 'puliti' di partecipare comunque a Rio nonostante il divieto imposto all'atletica russa. ''A causa della dichiarazione di non conformità Wada dei paesi Kenya e Russia - ha aggiunto - le federazioni interessate nel decidere sull'ammissibilità di tali atleti (quelli considerati puliti) non dovranno considerare come sufficiente l'assenza di un test positivo all'antidoping nazionale''

La Russia "non boicotterà" i giochi di Rio 2016. Lo ha detto il presidente del Comitato Olimpico russo Alexander Zhukov citato dalla Tass. Mosca, ha aggiunto, potrebbe però "fare causa" alla Iaaf .La punizione per uso di doping dovrebbe essere "individuale" l'idea della "responsabilità collettiva" è contro gli ideali delle Olimpiadi. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in attesa di sapere cosa deciderà il Cio un merito alla possibile esclusione dai giochi di Rio 2016 per la squadra di atletica russa. "Così facendo - ha aggiunto - si creerebbe un precedente e nessuno è interessato a creare un precedente del genere". Il divieto collettivo imposto agli atleti russi per i Giochi di Rio è degno dell'Inquisizione spagnola e dei regimi totalitari''. Il parlamento russo ha invitato il Cio, riunito oggi a Losanna anche per discutere del caso Russia, a non infliggere una ''punizione collettiva'' alla nazionale russa di atletica. ''La decisione della Iaaf - si legge in una nota della Duma - potrebbe generare divisioni di razza e sospetti tra gli atleti provenienti da diverse nazioni e rappresenterebbe una punizione collettiva degna dell'Inquisizione spagnola e dei regimi totalitari''. La Duma auspica infine che il Cio possa ora adottare ''una decisione obiettiva'' che non metta in dubbio gli ideali e lo spirito del movimento olimpico. 

Bach, "nuove misure contrasto in vista Giochi" - "Siamo qui per coordinare i nostri sforzi con l'obiettivo di proteggere gli atleti "puliti" e rafforzare la lotta contro il doping, soprattutto in vista dei Giochi di Rio. Il dibattito sarà interessante". Lo ha detto il presidente del Cio Thomas Bach aprendo, stamani a Losanna, il meeting del Comitato olimpico internazionale convocato per occuparsi del tema scottante delle pratiche illecite nello sport. In primo piano, la situazione della Russia in seguito allo scandalo emerso lo scorso autunno e la cui sospensione da tutte le gare è stata confermata venerdì dalla Iaaf. Conferma che, secondo quanto è stato lasciato intendere nei giorni successivi, verrà appoggiata dal Cio che, anzi, annuncia di lavorare su misure più stringenti in materia di contrasto al doping per garantire limpidezza a Rio 2016. Tra i venti delegati attesi al meeting, ci sono il presidente della Iaaf Sebastian Coe e il numero 1 del Comitato olimpico russo Alexander Zhukov.

 

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