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Giro: Greipel vince e impenna, è Germania 'uber alles'

Terza vittoria tedesca. Dumoulin resta in rosa, domani si sale

Da Marcel Kittel ad Andrè Greipel lo sprint al Giro ha il marchio di fabbrica della Germania. Nel giorno in cui l'ex maglia rosa si stacca e resta tagliato fuori dalla volata, a prenderne il posto ci pensa 'Il Gorilla' Greipel, al quarto successo in carriera nella Corsa rosa. Con quella di oggi sono tre le vittorie tedesche al Giro 2016. Insomma, una faccenda tra teutonici quando, come oggi a Benevento, l'arrivo è pane per sprinter.
    Tom Dumoulin tiene la maglia rosa ma perde quattro secondi dal lussemburghese Jungels che lo ora lo incalza a 16", e anche - tra gli uomini di classifica - da Alejandro Valverde. Con Ulissi 3/o primo degli italiani, Nibali conserva la sesta posizione a 26" da Dumoulin, tallonato da Valverde a un secondo.
    Alla fine la quinta tappa del Giro, 233 km nervosi da Praia a Mare a Benevento si è decisa allo sprint come da pronostico, ma a renderne incerto l'esito ci hanno pensato i quattro corridori che sono andati in fuga all'altezza del 40/mo chilometro: i russi Brutt e Foliforov, l'italiano Daniel Oss e lo spagnolo Txurruka. La loro azione scatta subito dopo il valico del Fortino arrivando ad accumulare fino a 6.30". In una curva Oss cade e si stacca ma è bravo a rientrare. I quattro marciano compatti e accarezzano il sogno di farcela, ma vengono riassorbiti dal gruppo a sette chilometri dall'arrivo. A qual punto le squadre dei velocisti si mettono all'opera per tirare la volata ai loro uomini di punta. Si nota subito pero' che nelle posizioni di testa non c'e' la maglia rossa di Marcel Kittel, autore già di due successi in volata in Olanda. Il tedesco, già pesantemente staccato all'arrivo di ieri, e stamattina festeggiato alla partenza per il suo 28/mo compleanno, accusa una nuova crisi e arriva al traguardo con circa 4' di ritardo. Nella curva che immette sul rettilineo finale cade l'estone della Katusha Taaramae e il gruppo si fraziona in due tronconi. Greipel, prudentemente nelle prime posizioni, prende il largo e vince a mani alzate per poi regalarsi un'impennata con la bici, mentre la maglia rosa arriva staccato di quattro secondi nel gruppone con gli altri big, ma senza Valverde che è davanti.
    "Non era l'arrivo che credevo - dirà alla fine 'Il Gorilla' Greipel - e la tappa è stata più difficile del previsto. La strategia era di restare davanti nell'ultimo giro per evitare problemi. Kittel in questo momento allo sprint è superiore a tutti, tra noi c'e' molto rispetto". Domani prime salite degne di nota con arrivo a Roccaraso e primi verdetti sulle ambizioni dei big, con due gran premi della montagna di seconda categoria e un ultimo chilometro da percorrere tutto in salita fino all'arrivo fissato a 1572 metri.
    Per una tappa che con ogni probabilità non deciderà il vincitore del Giro, ma potrebbe far lasciare le penne a qualche protagonista. Dumoulin non pensa di partire battuto: "Lotterò per mantenere la rosa - ha detto a fine gara l'olandese - anche se non credo sulle grandi montagne di poter reggere il ritmo degli altri. Domani può essere una tappa per me, ma dipenderà molto dalle gambe. Oggi non le sentivo, mentre ieri stavo bene.
    Se sono quelle di ieri sono fiducioso". Premio 'libro cuore, infine, per l'australiano Jack Bobridge e l'olandese Albert Zimmer. L'italiano Zilioli scivola in discesa e resta a terra: i due colleghi, che sopraggiungono a tutta velocità, pur di evitarlo si buttano in un fosso. Storie da Giro.(ANSA).
   

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