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Juve studia colpo del ko, Pogba vicino al 100%

De Rossi "chance solo se battiamo bianconeri"

 La Juve studia il colpo del ko definitivo alla Roma. Senza Pirlo, ma probabilmente con Pogba, di nuovo prossimo al 100% della condizione fisica, e di sicuro con Morata-Tevez, coppia d'attacco che sfiora già i 30 gol in questa stagione. Vincere all'Olimpico spingerebbe i bianconeri a +12, posizione praticamente inattaccabile, ma non record assoluto dopo 25 giornate nella serie A con i 3 punti. Nel 2007, infatti, quando la Juve era in B per le condanne di 'Calciopoli', a questo punto della stagione l'Inter era schizzata addirittura a + 14 (66 a 52) proprio sulla Roma. La Juve è già stata a +12, dopo la sesta di ritorno, nel 2006, l'anno dello scudetto tolto: i bianconeri, vincendo alla 25/a lo scontro diretto, erano volati a +12 sull'Inter. A fine campionato sarebbero arrivati addirittura a +15, poi la giustizia sportiva cancellò tutto, retrocedendo la Juventus all'ultimo posto. Ai numeri, tuttavia, la Juve guarda poco: svanita la possibilità di ripetere nelle cifre l'ultima stagione mostruosa (102 punti, primato assoluto, quest'anno può toccare al massimo quota 99) gli uomini di Allegri puntano quest'anno ad altri tipi di risultati: il quarto scudetto consecutivo abbinato ad un'impresa in Champions, senza disdegnare la Coppa Italia, ormai di nuovo alle porte. Un risultato utile contro i giallorossi avrebbe l'enorme valore di lasciare il grosso delle energie per l'Europa. "La Roma - dice Lichsteiner - è un'ottima squadra di cui abbiamo grande rispetto, all'Olimpico sarà una partita difficile ma la stiamo preparando come tutte le altre, cercando di capire quali sono i punti deboli dei giallorossi e quali quelli di forza". La settimana ha portato entusiasmo, grazie al 2-1 sul Borussia Dortmund, ma anche qualche preoccupazione, tutte nel reparto di centrocampo : Pirlo ko e qualche acciacco prima di Pogba poi di Vidal. Il bresciano, costretto allo stop da una lesione al gemello della gamba destra, starà alla finestra fin dopo il ritorno con il Borussia. Pogba e Vidal, invece, sono disponibili: il francese si è fermato un solo giorno, costretto al riposo da un sovraccarico muscolare, ma oggi ha intensificato il lavoro "con buone risposte". Per Vidal si è trattato solo di una contusione alla schiena per una botta presa in allenamento: nulla di grave, il problema del cileno è un altro, ritrovare la brillantezza che insegue ormai da tempo, per ora senza grandi risultati. Per lui Roma sarà un esame importante.

De Rossi "chance solo se battiamo Juve" - Battere la Juventus senza pensare alla sfida persa a Torino tra mille polemiche. E' quanto chiede James Pallotta alla sua Roma nello scontro diretto in programma lunedì allo stadio Olimpico. Per il presidente la partita coi bianconeri non sarà "un'occasione di vendetta", anche se non ha dimenticato "gli errori che ci sono stati all'andata". "Ma sono cose che possono succedere" taglia corto il businessman di Boston che lunedì sera sarà sugli spalti a gustarsi lo spettacolo. "Sono particolarmente contento della gara col Feyenoord e so che la squadra è pronta per affrontare questa sfida - aggiunge ai microfoni di 'Roma radio' direttamente da Trigoria -. Ho avuto modo di parlare coi giocatori e li ho visti tutti molto carichi". "Ero presente a Torino e credo davvero che la squadra abbia fatto un'ottima partita, potevamo tranquillamente vincere e abbiamo dimostrato di essere alla loro altezza - sottolinea quindi Pallotta -. E guardando alla partita di lunedì non ragiono in termini di difesa del secondo posto o di rilancio della corsa scudetto, penso solo che se giochiamo come sappiamo e se la squadra dimostrerà le motivazioni di un paio di giorni fa sarà una partita molto aperta". Anche grazie al recupero di elementi come Florenzi e Iturbe che permetteranno a Garcia di avere più scelta. Per Pallotta, d'altronde, proprio le continue assenze hanno inciso negativamente nella stagione: "E' stato davvero frustante l'elevato numero di infortuni che abbiamo avuto, ci ha fortemente danneggiato. Se la Juve fosse stata privata di calciatori del calibro di Pirlo e Pogba, così come è successo a noi con Strootman e Castan, anche la loro situazione sarebbe molto diversa". A non cambiare è invece la stima che il presidente nutre nei confronti di Garcia, difeso col sorriso e sottile ironia dalle critiche che l'ambiente ha mosso al francese nell'ultimo periodo: "Cosa mi sento di dire? Sì è vero, sono molto deluso, secondo me Rudi non corre abbastanza in campo...". A difendere il tecnico c'è anche De Rossi che vede un Garcia "che sposa il progetto e ama la squadra". "Non lo vedo cambiato, più va avanti e più lo vedo voglioso di vincere qualcosa qui a Roma" le parole del mediano, prima di confessare però che è stato sbagliato a livello strategico sottolineare di continuo i fatti avvenuti nella gara dello Juventus Stadium: "Forse l'errore fu ritornare su quella partita, tirarla in ballo anche nei mesi successivi come unico problema e unica spiegazione della distanza dalla Juve perché poi abbiamo visto dopo tutti questi pareggi che quella partita non è decisiva" nel gap di 9 punti che si è venuto a creare coi bianconeri. Gap che adesso costringe la Roma con le spalle al muro. "L'unica possibilità che abbiamo di riaprire il campionato è vincere lunedì sera - ammette De Rossi -. Se vogliamo provare a lottare per fare un miracolo, visto che siamo così lontani, dobbiamo soltanto vincere. Immaginavamo uno scenario di classifica diverso, speravamo fosse uno scontro diretto, magari valido per superarli o raggiungerli o allungare un po' le distanze visto che fino a un paio di mesi fa la distanza era minima, di 1 o 3 punti, e invece poi ci siamo un po' addormentati". E ora è tempo di svegliarsi.

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