Con la Honda di Marc Marquez in testa alla classifica del secondo giorno di test MotoGP e la Yamaha di Jorge Lorenzo ad inseguire, sono le Ducati ufficiali a fare notizia. Andrea Iannone e Andrea Dovizioso hanno portato le nuovissime GP15 nei pressi della vetta, conquistando il terzo e quarto posto. (LA CLASSIFICA DELLA SECONDA GIORNATA DEI TEST / FOTO) La Ducati, presentata la settimana scorsa a Borgo Panigale, è stata progettata con un solo obiettivo: quello di tornare a lottare per la vittoria. Il progettista e capo di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, aveva detto di accontentarsi di una vittoria durante quest'anno, ma le potenzialità possono essere altre. I due piloti ufficiali che dovevano provare la GP15 solo oggi, non hanno rispettato la tabella di marcia, mettendosi subito a lavoro sulla nuova moto.
Iannone ha ammesso: "La GP14.3? Non l'ho ancora usata in questi due giorni". In effetti i piloti hanno preferito concentrarsi sulla nuova che perdere tempo con un progetto a fine vita. Non così gli ingegneri Ducati, che avrebbero voluto svolgere approfondite comparazioni tra le due moto prima di lasciare liberi i piloti con la GP15. Ma la foga di provare il "giocattolo nuovo" ha prevalso nei due Andrea della Ducati.
La nuova Ducati/ VIDEO UFFICIALE
"Le due moto - ha detto Iannone - sono diverse. Ci sono delle cose della GP14.3 che forse sono migliori, ma nel complesso la nuova moto va benissimo. Non posso fare paragoni con la concorrenza anche perché io non ho guidato altro che Ducati da quando sono passato in MotoGP, ma abbiamo fatto un bel passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare per farla crescere bene la GP15. I ragazzi a casa hanno fatto un gran lavoro, ma so che non possiamo distrarci".
Iannone ha sempre creduto nella Ducati, moto con la quale corre dal 2013, ma nelle prime uscite con la "Rossa" nel team Pramac ha sofferto molto l'intrattabilità della ciclistica. Con la nuova versione targata Dall'Igna sorride anche Andrea Dovizioso che ha chiuso proprio alle spalle del suo nuovo compagno di squadra. Il forlivese che ha provato anche la vecchia versione della Ducati nella giornata di ieri, ha comunque scelto la GP15 per fare i suoi "time attack". La casa italiana oltre ad aver migliorato la sua moto, ha ancora l'asso nella manica del regolamento benevolo. Lo scorso anno, infatti, la casa di Borgo Panigale è riuscita a ottenere le facilitazioni della Open (12 motori invece che 5 nella stagione e la gomma supersoft) pur utilizzando il proprio software di gestione elettronica.
"Con la supersoft il vantaggio della Ducati adesso è eccessivo - ha commentato polemicamente l'ex ducatista Valentino Rossi - ora le loro moto sono competitive. Il fatto che ancora possano beneficiare di questa regola mi fa un po' arrabbiare". Rossi con la rinnovata competitività delle Ducati, ha ora degli avversari in più. Sulla sua strada non ci sono solo i piloti Honda e il compagno di squadra, ma anche Iannone e Dovizioso e forse non se l'aspettava.
Rossi: "Bene il nuovo cambio, ma non basta" - Valentino Rossi non ha brillato nella seconda giornata di test della MotoGP in Malesia come aveva fatto nella prima (VAI). Il pilota di Tavullia ha ottenuto il sesto tempo in 2.00.308, con un ritardo di 0,464s nei confronti del leader di giornata Marc Marquez. "Questa mattina non mi sentivo bene - ha detto Rossi - non devo aver digerito la colazione e per questo non sono riuscito a guidare bene. Poi nel pomeriggio le cose sono cambiate. Abbiamo provato molte cose nuove che ci stanno aiutando, ma la novità maggiore di questi test è il nuovo cambio che ormai sto usando su entrambe le moto". Il nuovo seamless Yamaha attivo anche in scalata come quello della Honda era atteso da tempo sia da Rossi che da Lorenzo i quali durante la scorsa stagione hanno più volte invocato l'arrivo del nuovo componente per essere più vicini alle Honda. "Il cambio funziona ed è un aiuto in più - ha detto Rossi - ma ci sono ancora altre cose da fare soprattutto in ingresso di curva per essere allo stesso livello delle Honda. Comunque il nostro lavoro va avanti. Oggi sono riuscito a fare il mio time attack e tutte le altre prove come da programma. Domani mattina cercheremo di fare il tempo, come accaduto nel primo test in Malesia di inizio febbraio, ma non sappiamo se troveremo una pista veloce come in quella occasione".
